A Montepaone fanno discutere alcuni recenti lavori pubblici. Lo fanno sapere in una nota Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino, del gruppo consiliare d’opposizione “Montepaone bene comune”.
A far discutere, per prima, la vicenda della struttura adibita ad asilo nido nella zona marina. «Aggiudicata ad una ditta esterna quasi un anno fa perché la gestisse – fanno sapere – e per la quale era previsto un fitto da corrispondere al comune. Purtroppo, ad oggi, nessuna somma è stata versata nelle già aride casse comunali», secondo quanto asserito dall’opposizione. «Sembrerebbe per via di lavori che la ditta ha dovuto e deve effettuare all’interno del plesso per renderlo idoneo. Quello che lascia basiti è il fatto che circa un anno prima dell’aggiudicazione, l’immobile è stato oggetto di un gravoso intervento da parte dell’amministrazione per quasi 350mila euro», proseguono i consiglieri. «Queste somme per cosa sono state usate? Ci sembra strano che possano esservi così tante difformità o mancanze atteso che trattasi di immobile destinato ad asilo nido e che sicuramente avrà avuto un collaudo prima dell’indizione della gara per la gestione», prosegue la nota di “Montepaone bene comune”.
I consiglieri segnalano anche i fondi impiegati per i lavori non proverebbero da contributi a fondo perduto che molte amministrazioni stanno ricevendo, ma da un finanziamento a tasso agevolato. In poche parole, da restituire. Inoltre, il gruppo d’opposizione segnala anche un’ulteriore vicenda, relativa, a loro dire, alla sede della delegazione municipale.
I lavori sarebbero dovuti finire per luglio 2022, mentre «da aprile la ditta ha quasi abbandonato il cantiere», tuonano ancora le opposizioni, menzionando anche la concessione di una proroga da parte dell’amministrazione. «Ci chiediamo se esistano penali per il ritardo o se sia tutto scusabile, attesa non solo l’inerzia della ditta, ma anche di chi è preposto a vigilare», insistono nella nota. «I soldi che il comune paga di fitto per la sede temporanea sono a carico di chi?», si domandano in conclusione, aggiungendo di aver fatto formale richiesta di verifica agli uffici competenti al fine di essere consci della situazione attuale nell’interesse dei cittadini.
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