di IACOPO PARISI
Arte, riflessione e valorizzazione del territorio si sono intrecciate ieri nei nuovi locali del Restaurant San Luca di Montepaone Lido, dove l’Associazione Jone, presieduta da Mario Iannelli, insieme all’Atelier De-Filage di Rosa Spina, ha presentato il 10° Simposio d’Arte contemporanea. L’edizione di quest’anno, intitolata “Migranti… perché?”, ha voluto aprire un dialogo sul significato universale del migrare, inteso come spinta al cambiamento, ricerca e speranza.
Ospite d’eccezione è stato Carlo Motta, responsabile libri di Editoriale Giorgio Mondadori, che ha presentato il Catalogo dell’Arte Moderna n. 60 (CAM), punto di riferimento per l’arte italiana dal Novecento ad oggi. «Il catalogo – ha spiegato – è uno strumento di mercato ma anche di studio, un annuario che raccoglie ogni anno oltre mille artisti, dai maestri storici come Balla, Boccioni e Modigliani fino ai contemporanei tuttora attivi». Motta ha ricordato come il CAM sia nato negli anni ’60, erede del Bolaffi, e oggi continui a rappresentare «un volume di riferimento critico, ma anche una vetrina di promozione».
Interpellato sullo stato del mercato dell’arte italiana, Motta ha parlato di un comparto in chiaroscuro: «I grandi maestri funzionano sempre – lo scorso anno sono stati battuti 33 milioni per un Modigliani e quasi 19 milioni per un Fontana – ma nel complesso il mercato italiano, complice la flessione economica generale, non sta vivendo un periodo roseo». Ai giovani che aspirano a emergere, ha indicato un percorso fatto di costanza e partecipazione: «Una delle strade è quella dei premi e dei concorsi, come il Premio Arte promosso dalla rivista Arte, che seleziona ogni anno quaranta semifinalisti che noi pubblichiamo nel nostro catalogo. Non è sempre semplice investire, ma abbiamo particolare attenzione per i giovani».
Al cuore dell’iniziativa è tornato il presidente dell'associazione JONE, Mario Iannelli, sottolineando come il tema scelto abbracci una dimensione ampia e condivisa: «Abbiamo voluto porre l’attenzione non solo sull’immigrazione, ma sulla migrazione in senso lato. È una condizione che appartiene alla storia dell’umanità e che sarà sempre più attuale: necessità di spostarsi, desiderio di migliorare, ricerca di un futuro diverso». Un pensiero che ha trovato immediata sponda nelle parole del sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, che ha espresso gratitudine verso gli organizzatori per aver nuovamente scelto la città come cornice del simposio. «Ringrazio personalmente Mario Iannelli e Rosa Spina – ha dichiarato – anche per aver donato delle meravigliose opere che arricchiscono la nostra sala consiliare. Invito tutti a venire a visitarla.»
Il simposio ha offerto inoltre un’importante vetrina agli artisti invitati, le cui opere sono state esposte nel “salotto critico” allestito per l’occasione. Tra i nomi presenti: Ambrosone Augusto (Avellino), Bluer Lorenzo Viscidi (Venezia), Caneva Giancarlo (Udine), Di Febo Massimo (Pescara), Di Mauro Riccardo (Milano), Franz Ferruccio (Udine), Guarino Nicola (Avellino), Maglio Gianni (Avellino), Malacarne Claudio (Mantova), Marvin (Venezia), Mastrantoni Gianni (Latina), Moretti Paola (Udine), Cettina Mazzei (Catanzaro), Rosa Spina (Catanzaro), Sala Eleonora (Catanzaro), Turco Simonetta (Udine), Verrino Luigi (Catanzaro), Vizzini Andrea (Venezia) e Isidora La Corte (Catanzaro).
Spazio infine al contributo dello storico dell’arte Antonio Falbo, che ha annunciato l’imminente pubblicazione del catalogo generale di Rosa Spina, un’opera monumentale di oltre 600 pagine che raccoglie e classifica le opere dell’artista dal 1960 al 1974: «Ogni artista – ha spiegato – deve ambire ad avere una classificazione del proprio lavoro, e Rosa Spina si inserisce in questo solco con un percorso complesso e coerente».
La serata, moderata dallo speaker radiotelevisivo Massimo Brescia e organizzata con il supporto di Tea Mancuso, ha confermato ancora una volta come il simposio non sia soltanto un appuntamento artistico, ma un’occasione per riflettere collettivamente sui grandi temi del presente.
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