A Tropea successo per la XIII edizione di "Culture a Confronto": musica e folklore in nome della pace

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  27 agosto 2025 13:08

Musica, folklore, danza, colore: sono stati giorni densi di emozione quelli di “Culture a Confronto” – Storie di popoli, la Rassegna Internazionale del Folklore e della Cultura Popolare organizzata a Tropea dall’omonima associazione “Culture a Confronto” in collaborazione con il Gruppo Folklorico “Città di Tropea”.

Gli scorsi 21 e 22 agosto, nello straordinario scenario di Santa Maria dell’Isola, diversi gruppi folk provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati nella capitale del turismo sul Tirreno, Tropea, per una due giorni ricca di colore ma anche di importanti contenuti. Fin dal loro arrivo al “Tropis”, storico luogo di ritrovo per gli ospiti del Festival, i gruppi hanno vissuto un importante momento di accoglienza e condivisione, con il tradizionale scambio di doni, oggetti che rappresentano tanti luoghi del mondo e che, al contempo, da Tropea vanno ad “abitare” il mondo; per proseguire, poi, con la sfilata nelle principali vie cittadine, accese di luci, ritmi e musica popolare. Dalle strade del centro, stracolme di gioia, suono e armonia, fino ad arrivare al palco, luogo fulcro dell’evento, ai piedi del Santuario di Santa Maria dell’Isola: è qui che a momenti di altissimo spettacolo si sono succeduti altri di profonda umanità.

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Grandi e talentuosi professionisti, con una grande forza fisica, ma anche una contagiosa forza d’animo, hanno coinvolto il pubblico in un unico, profondo momento di condivisione, come da intenti del festival, in cui non vi sono più barriere tra palco e platea, ma si condivide un unico set e una comune intenzione: la fratellanza, la comunione tra popoli.

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Con la conduzione - fin dalla prima edizione - di Domenico Gareri, ed in coproduzione con Life Communication, il Festival, che negli anni ha portato in Calabria oltre 3mila artisti provenienti da oltre 100 nazioni nel mondo, ha accolto sul palco i gruppi folklorici: Gruppo Folk Città di Tropea (Italia), Proarchi Proyeccion Artistica (Cile), Hazis Ndreu (Albania), Pomelle Cannelle (Martinica), Compañia de danza Ballet Scorpio (Venezuela), Ararat Folk Dance Ensemble (Armenia), Ateneo Fuente (Messico). 

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Non solo musica e folklore: particolarmente emozionante è stata la premiazione delle personalità che si sono distinte, a livello nazionale ed internazionale, nel dialogo interculturale e in significative azioni di missioni umanitarie. Il prezioso riconoscimento, realizzato dal Maestro Orafo Michele Affidato, è stato assegnato, per questa tredicesima edizione, ai medici Maria Concetta Galati e Giuseppe Raiola, direttori dei reparti di Oncoematologia Pediatrica e di Pediatria presso l’AOU “Dulbecco” di Catanzaro, per la propria attività con il progetto “Artisti in Corsia” ed, in particolare, per “l’impatto socio culturale e per l’impegno nella realizzazione dei sogni dei bambini che presso i suddetti reparti oltre a trovare cure di altissima professionalità, trovano una grande umanità”. I medici Raiola e Galati sono stati premiati sul palco di “Culture a Confronto” dal già Sottosegretario per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci.

E ancora, il Riconoscimento per le “imprese eroiche di solidarietà”, è stato assegnato agli Uomini e alle Donne della gloriosa 46^ Brigata Aerea Pisa dell’Aeronautica Militare Italiana, rappresentati sul palco di “Culture a Confronto” dal Primo Lgt Benedetto Filippelli e premiati dall’App. Sc. della Guardia di Finanza Giuseppe Pernice, per i “valori etici e morali che hanno accompagnato le loro azioni e missioni, sempre ancorate ai fondamentali principi di rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà, rendendo così onore e prestigio alla Repubblica”.

Nel ricevere il premio, questi hanno auspicato che il messaggio di condivisone, pace, fratellanza e armonia lanciato da “Culture a Confronto” possa diffondersi nel mondo.

Presenti alle serate, inoltre, il Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari Gerardo Bonifati, il Segretario Generale Franco Megna, l’Assessore Ciro Marino, mentre per lo IOV, erano presenti il Vice Presidente Marcello Perrone e Francesco Gatto, addetto alla comunicazione, i quali hanno riferito le numerose richieste da parte di gruppi da tutto il mondo che desiderano essere a Tropea per rappresentare la propria nazione e che la stessa manifestazione è presente nel calendario IOV World.

“In questo tempo così buio per l’umanità, “Culture a confronto” è l’esempio di come le diverse culture, religioni, i modi di pensare, i colori, le lingue, possano unirsi in un unico abbraccio, quello del folklore, la che tra musica e danze vuole abbattere le barriere per far comprendere come, tutti assieme, si possa costruire, pur nelle diversità, un futuro migliore” – ha dichiarato l’ideatore ed organizzatore della manifestazione, nonché presidente dell’Associazione “Culture a Confronto”, Andrea Addolorato“Da Tropea si alzi unanime il più bel canto di amore, di fratellanza, di amicizia senza ipocrisie, e di condanna dei signori del denaro e della guerra, della sopraffazione e della morte”. – conclude Addolorato.

Unire i popoli in una grande e preziosa comunione di culture, folklore, tradizioni: è questo il senso più profondo di “Culture a Confronto”, Festival che gode e vuole continuare a godere di grande prestigio nazionale ed internazionale. Un grazie, quest’anno, va anche alla Scuola di Danza “Kaos Ballet”, presieduta da Loredana Naccari, che ha curato le coreografie e la sigla, e ad un attore dal carisma speciale e indiscusso, Sebastiano Somma, che ha veicolato con tutta la sua anima di grande artista il messaggio di pace del Festival, che qui riportiamo integralmente:

“Nelle terre lontane,

dove il sole bacia terre diverse,

vivono popoli dai mille volti,

con storie intrecciate come fili d’erba.

Diversi nei colori, diversi nelle lingue, diversi nelle credenze,

ma siamo tutti uomini e donne,

con gli stessi sogni e le stesse speranze,

figli della stessa terra,

nati sotto lo stesso cielo.

Impariamo a guardare oltre le apparenze,

ad ascoltare le voci, a superare le differenze,

Perché ogni popolo con la sua ricchezza e il suo valore,

contribuisce al grande mosaico del mondo e al suo splendore.

Dimentichiamo le guerre e le divisioni,

a abbracciamo la diversità,

perché è nella ricchezza delle nostre culture,

che troveremo la vera felicità,

e costruiremo un mondo di pace e armonia

Perché l’umanità è un’unica grande famiglia,

e la diversità è la sua più grande meraviglia”.

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