Oltre 400 biologi provenienti da tutta Italia si sono riuniti lo scorso 28 settembre presso l'Altafiumara Resort a Santa Trada per il Congresso Nazionale di Patologia Clinica intitolato "Il Biologo nella Medicina del Futuro: Diagnostica, Prevenzione e Personalizzazione delle Cure". L'evento ha consacrato il biologo come figura professionale indispensabile nella sanità, celebrandone l'evoluzione e il ruolo strategico nella moderna medicina di precisione.
L'Ascesa di una Professione Sanitaria
Ad inaugurare la giornata, l’emozionante introduzione dell’Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, Sua Eccellenza Fortunato Morrone che ha sottolineato l’imprescindibile connubio tra fede e scienza e l’importanza di tutelare la Vita dell’uomo nella sua più ampia concezione.
L’evento si è ufficialmente aperto con i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine dei Biologi della Calabria, Dott. Domenico Laurendi e del Senatore Dott. Vincenzo D'Anna, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi. Non sono mancati all’importante appuntamento i consiglieri nazionali della Federazione, i Presidenti dei Biologi delle varie Regioni italiane e i dirigenti della Fondazione Italiana Biologi.
Nel suo atteso intervento, il Senatore D'Anna ha tracciato un bilancio entusiastico, sottolineando il radicale cambiamento di percezione della professione: "Oggi, il biologo è una figura sanitaria di altissimo profilo, riconosciuta soprattutto nei settori più avanzati: dalla genetica alle terapie cellulari, dalla diagnostica molecolare alla medicina personalizzata. A breve sarà pubblicata la nuova legge istitutiva della categoria che disciplinerà in maniera dettagliata le oltre 80 professioni sanitarie connesse all’iscrizione all’Albo dei Biologi”.
Il congresso che si è focalizzato sulle nuove frontiere della biologia è stato arricchito dalle lectio magistralis di luminari di livello internazionale del calibro di Valter Longo, Pierangelo Clerici, Antonio Antico, Giuseppe Novelli ed Elena Ranieri.
Al termine dei lavori, grande soddisfazione è stata espressa dal padrone di casa, Domenico Laurendi, che ha parlato di un successo che va oltre ogni aspettativa: "Questo congresso è stato una vera e propria iniezione di fiducia e di entusiasmo per tutti i biologi italiani. Abbiamo toccato con mano le nostre potenzialità e la centralità del nostro ruolo. Siamo usciti da questa giornata con la consapevolezza di avere il futuro nelle nostre mani; siamo pronti ad affrontare le sfide grandi professionali del nostro territorio per restituire valore ad ogni paziente con servizi personalizzati ed efficienti. Nelle sue conclusioni, il rappresentante dei biologi calabresi chiosa: “La Calabria ce la farà. Grazie a tutti i Presidenti degli ordini reggini intervenuti perché il loro supporto è segno di unione e di cooperazione tra le forze attive e positive del territorio, fondamentale per far rifiorire la nostra Calabria.
Partecipazioni d’eccellenza per le sfide del territorio
L’evento è stato supportato dalla presenza dei Presidenti degli Ordini professionali reggini. Sono intervenuti i Dott.ri Pasquale Veneziano (Medici), Marco De Luca (Fisioterapisti) Santina Dattola (Architetti), Francesco Foti (Ingegneri), Rosario Maria Infantino (Avvocati) Antonella Girasole (Ostetriche) Massimo Morgante (Tecnici Radiologia e Professioni sanitarie tecniche).
L’importanza strategica della figura del biologo è stata ribadita, all’apertura dei lavori, anche dai vertici della sanità calabrese. Presenti i Direttori sanitari del Grande Ospedale Metropolitano, Dott. Salvatore Costarella e dell'Azienda Sanitaria Provinciale Dott. Oreste Iacopino, impegnati su argomenti importanti come la diagnostica microbiologica, la terapia cellulare, i trapianti e la prevenzione mediante il coinvolgimento di diverse figure professionali. In particolare, nei loro interventi, hanno evidenziato che le “competenze e potenzialità tecnologiche avanzate per la diagnosi delle infezioni e per la prevenzione, la diagnosi e la terapia oncologica e la gestione dei trapianti sono campi in cui le Aziende Sanitarie reggine rappresentano un punto di riferimento regionale e nazionale. Siamo parte di una sanità che, anche a queste latitudini e fra tante difficoltà quotidiane (soprattutto di risorse), sembra aver intrapreso la via giusta grazie ad un'offerta sanitaria stabile e propositiva”.
A chiusura, il coordinatore scientifico Dott. Francesco Mannarino, ribadisce l’impegno dell’Ordine dei Biologi della Calabria in sinergia con le istituzioni sanitarie locali per un rinnovamento e miglioramento della riorganizzazione della rete dei laboratori.
L'appuntamento di Altafiumara, anche grazie al coinvolgimento del partner tecnologico Associazione No Profit Help guidata dal Presidente Giuseppe Casile, ha fornito non solo aggiornamenti scientifici di alto livello, ma ha anche rafforzato la coesione e l'identità professionale dei biologi italiani, proiettandoli con determinazione verso il ruolo di attori primari nella sanità del terzo millennio.
APPROFONDIMENTO
Scuola di Biologia marina a Reggio Calabria
La giornata è stata anche l’occasione per la firma di un importante protocollo d’intesa tecnico-scientifico della costituenda Scuola Nazionale di Biologia Marina a Reggio Calabria. A siglare l’intesa oltre al presidente reggino Laurendi e D’Anna per la Federazione, il Vicepresidente della Fondazione Italiana Biologi Antonio Mazzotta, il Presidente della Lega Navale Sez. Reggio Calabria, Dott. Antonino Nicolò, la Dott.ssa Francesca Pedullà, Direttrice dell’ArpaCal reggina e il Direttore del museo di Biologia marina, Dott. Angelo Vazzana.
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