Addio a Francesco De Paula, il ricordo di Piero Mascitti

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  11 ottobre 2025 11:43

di PIERO MASCITTI

Non c' è un luogo o un tempo quando la morte  o la notizia di una morte sceglie di raggiungerti.

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La notizia della morte di Francesco De Paula mi e' giunta sul telefonino in luogo desueto per il dolore : mi è' giunta al Blue Note di Milano lontano dalla mia  città di origine :Catanzaro. Ascoltavo libero e felice uno spettacolo eccezionale di Simona Molinari: là donne e' mobile.

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Uno spettacolo d' impegno civile che dalla musica alla letteratura porta in scena la donna e' le ingiustizie sociali di cui vittima da uno societa ipermascilista .D' improvviso tra le luci e i suoni mi viene in mente l'Atmosfera che io dirigevo negli anni 90 a Catanzaro dove coniugavo spettacoli dal vivo e cultura .Nulla era fatto per caso all'Atmosfera. Grazie al potere immaginifico di un grafico romano Mariotti di Roma con la mia direzione gli inviti erano i più belli d'Italia.I ragazzi li collezionavano. Uno fu esposto alla Tate modern di Londra in una grande mostra di Londra. La mia città c' è l' ho dentro di me come un 'importate organo vitale che se si blocca muori. Catanzaro e i suoi ricordi mi nutrono e mi alimentano. Ovunque io sia. Sempre. Sul telefono leggo un post del mio amico del cuore Mario Delia che annuncia la morte di Francesco. Una fitta al cuore.

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Ricordo quando conobbi Francesco. Mia madre ostetrica aveva fatto nascere Gabriele il fratello più giovane di Francesco . In estate con mamma ci si recava  al mare a medicare la mamma di Francesco e Gabriele .Nella bellissima casa al mare dei   dei De Paula. Baroni De Paola. Erano Baroni. Per titolo e modi. Assoluti signori .Francesco al nostro primo incontro era un bambino. Mi accennò un mezzo sorriso . Era una smorfia di serenità .Una sua mimica facciale dolce e tenera Diventammo istintivamente amici. Senza mai frequentarci o  essere intimi. Ma quel mezzo sorriso di Francesco ci accompagnò tutta una vita Il mezzo sorriso Francesco lo concedeva a molti  credo a tutta la citta. Era un buono. Amava ed era amato. Sempre con bontà estrema e signorilità  Frequentavamo gli stessi luoghi : Blanca , San Leonardo Francesco sono una volta mi accolse con una frase al mio ritorno da Milano .al City a San Leonardo a Catanzaro. Francesco aveva saputo che ero stato male per un brutto mobbing di un uomo cattivo che mi aveva ferito l'anima e il corpo.

Francesco mi :chiese come stai Pieri'? Alla mia risposta che stavo bene sorrise a piena bocca. Raro caso .Ho sempre pensato che Francesco sorridesse a mezza bocca per signorilità. Francesco  mio offri una birra. Bevemmo silenziosi .In quei minuti lunghi una vita rividi le immagini che avevo dentro di  lui. Lui con una jeep rossa con accanto sempre fidanzate bellissime e biondissime .e il   frantoio dell'amato zio :Il Baront produttore di olio e realizzatore di sogni .Tra questi a Siano il quartiere nel verde il museo delle Carrozze.

Io e Francesco avevamo tanti amici in comune. La cosa ci una univa. La nostra e' stata una bella nostra generazione con tutti i nostri sogni e le nostre utopie. Francesco è cresciuto con suo fratello Gabriele socialmente siamese a lui Mi chiedo come supererà questo trauma .Che Dio lo incoraggi. Francesco aveva incontrato una donna fantastica :bella , buona. Si sono amati fino alla fine. Non  sarà affatto facile anche per lei. Loro per bellezza erano una coppia da rotocalco coinvolti purtroppo da una tragedia. 

Con Francesco  De Paula non muore solo un angelo. Muore la  mia generazione e tante generazione che hanno conosciuto e amato a San Leonardo Francesco De Paula lui ultima sentinella della liberta

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