Aeroporto Sant'Anna. "Crotone Vuole Volare" chiede un incontro lo sviluppo infrastrutturale del territorio

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Incontro dell'associazione Crotone vuole volare
  11 gennaio 2021 11:23

L’associazione Crotone Vuole Volare "per correttezza di informazione, vuole sottolineare che dal 19 Gennaio lo scalo Pitagorico non chiuderà per l’ennesima volta come è stato detto da più parti. Certamente saranno sospesi i voli perché l’unica compagnia, Ryanair, che vola sul nostro scalo ha ridotto le frequenze su tutti gli aeroporti nazionali . I voli di emergenza e qualsivoglia attività aerea necessaria, con preavviso, per normativa deve essere assicurata. Ciò premesso la suddetta associazione pone all’attenzione delle istituzioni cittadine e della popolazione tutta il serio problema “aeroporto” perché se ne comprenda a fondo l’importanza come infrastruttura strategica e il  suo ruolo, ineguagliabile ed insostituibile ,per far ripartire economicamente questo territorio all’indomani della fine dell’emergenza covid. Sicuramente un aeroporto  in continuità territoriale, non può essere lasciato senza voli anche in un periodo di pandemia ma questo è dovuto al gap di essere  servito da una unica compagnia". Si legge in una nota stampa dell'associazione.

"Pertanto aldilà  delle polemiche e/o sterili petizioni - prosegue la nota - volte ad ottenere la conferma di voli che invece vengono cancellati non  solo a Crotone ma su tutti gli aeroporti e in particolar modo su quelli minori per ragioni squisitamente economiche delle compagnie aeree, l’Associazione ritiene che si debba guardare in modo specifico alla inesistente programmazione a lungo termine della nostra unica infrastruttura e soprattutto capire che non si può vivere alla giornata ma bisogna nell’immediatezza attuare una idea chiara di sviluppo per non perdere anche la prossima stagione estiva. Inoltre risultano inutili i soliti lamenti , pure inappropriati, sugli unici provvedimenti legislativi sin qui ottenuti , come quello della continuità territoriale , che malgrado ancora non abbia prodotto effetti concreti sull’ottenimento degli agognati voli per Roma, Torino e Venezia, resta tuttavia l’unico provvedimento legislativo esistente per mezzo del quale gli aeroporti periferici e marginali, Italiani ed europei, possono legittimamente ottenere aiuti di Stato e fondi specifici per attivare collegamenti aerei . Non sì registrano finora in città iniziative davvero utili che guardino non a domani , perché ormai è tardi per porvi rimedio , ma almeno alla prossima stagione estiva, che invece sarebbe utile programmare. Sono da considerarsi ormai persi tutti i voli fino  a fine Marzo effettuati da Ryanair a libero mercato, non solo per Bologna ma anche per Bergamo e non ci sono novità del piano industriale di Sacal, tuttora sconosciuto, atteso per Dicembre 2020. Neanche dal fronte ENAC, all’indomani del bando con gli oneri di servizio, arriva alcuna notizie; l’affidamento diretto, in questo momento di mancanza di voli a libero mercato,  rappresenterebbe una valida alternativa".

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"Per quanto riguarda poi gli incentivi di comarketing regionale - evidenziano - c’è da considerarli completamente dispersi , come la coscienza e la responsabilità di chi li amministra nei meandri della burocrazia regionale .Di più, i politici nazionali e regionali sono sempre più distanti dai bisogni reali dei cittadini ed in questo momento sono davvero assolutamente assenti perché completamente assorbiti  dalla preoccupazione di non essere rieletti, visto il traballante quadro Nazionale, ne in parlamento ne alle prossime elezioni regionale. Pur tenendo conto delle particolari circostanze attuali, l’associazione pretendere che la politica nazionale e regionale agisca  nell’immediatezza con  segni tangibili e non con altre promesse. Serve che investano ora, non domani o dopodomani, i fondi necessari per rimuovere le cause che hanno finora impedito il pieno sviluppo dell’aeroporto Pitagorico. Investimenti per la predisposizione di treni aggiuntivi e più veloci che rendano effettivamente fruibile l’aeroporto di Crotone a tutto il suo bacino d’utenza della fascia ionica del nord est della Calabria, fino alla Sibaritide, così da poter aumentare il numero dei passeggeri, e renderlo più appetibile alle compagnie aeree. Serve l’affidamento a trattativa diretta delle tratte onerate con ulteriori incentivi, ora più che mai necessario per non essere definitivamente esclusi anche dalla possibile ed auspicata prossima ripresa".

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"Dalla Sacal ci si aspetta un piano industriale che sia coerente con la mission della società di gestione, rilancio e sviluppo del trasporto aereo Calabrese - ribadiscono - e ci si chiede perché alla nuova compagnia che volerà su Lamezia dal 28 Marzo non si sia chiesto di coprire anche lo scalo Crotonese. Sull’aeroporto Pitagorico bisogna investirci aumentando per prima cosa le ore di operatività dello scalo. Non si è mai sentito un aeroporto aperto ad ore come fosse un dipendente assunto part time o a 4-6 -o otto ore. Inoltre si spera che questo periodo di fermo volistico serva a riattivare I’Ils e procedere a tutte le opere per la messa in sicurezza dello scalo". L’appello dell’Associazione Crotone Vuole Volare "è rivolto in questo momento anche al Sindaco di Crotone e al Presidente della Provincia perché si indica una immediata conferenza dei Sindaci e conferenza Provinciale con unico punto all’ordine del giorno: sviluppo infrastrutturale del territorio. Il territorio deve con decisione rivendicare il diritto alla mobilità agli organi preposti: Regione, Enac e Ministero dei trasporti".

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