Avviata una nuova procedura per un impianto di produzione di combustibile dalla lavorazione dei rifiuti, i dubbi del Comune di Marcellinara

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Vittorio Scerbo, sindaco di Marcellinara
  16 marzo 2022 11:45

L’avvio della procedura per il provvedimento autorizzatorio regionale e la contestuale richiesta della verifica della completezza dei documenti presentati dalla CalMe alla Regione Calabria per la realizzazione di un impianto di produzione di CSS (combustibile solido secondario derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi) a Marcellinara, a ridosso dell’impianto esistente, ha fatto riaprire situazioni che sembravano assodate e per cui il Comune ha già comunicato l’incompletezza documentale.

“A due anni dall’archiviazione del procedimento inerente l’ampliamento della capacità di valorizzazione energetica del CSS nell’impianto di produzione clinker di Marcellinara – ha dichiarato il sindaco  Vittorio Scerbo – ritrovare una richiesta per l’autorizzazione, questa volta, per la realizzazione di un impianto di produzione del CSS fa sorgere forti perplessità sulle motivazioni che spingono verso questa direzione, essendo molto limitate, come dimostrano i dati ISPRA, le quantità autorizzate, al momento, alla CalMe. Allo stesso tempo – ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo – la strategia portata avanti per la transizione ecologica con il PNRR non contempla proposte per termovalorizzazione o combustibili derivati da rifiuti. Ad ogni modo per coerenza con quanto sostenuto, più di due anni fa ormai, si prosegue con rigore l’analisi e lo studio progettuale per valutare l’impatto ambientale sul territorio e sulla salute pubblica”.

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“Per questo motivo, in attesa di entrare nel merito di pareri e valutazioni tecniche specifiche nell’ambito delle sedi opportune che la Regione Calabria dovrà presto attivare, si è subito evidenziata – ha specificato il sindaco Vittorio Scerbo - la carenza documentale tecnica, dovendo tenere poi in debito conto la tipologia di produzione di CSS a seconda dei rifiuti impiegati, la tracciabilità dei rifiuti sia in ingresso per la produzione di CSS che in uscita come CSS da avviare ad incenerimento, l’aggravio di traffico derivato dalla movimentazione degli stessi rifiuti, la valutazione accurata delle potenziali emissioni inquinanti”.

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“L’occasione – ha concluso il sindaco Vittorio Scerbo – è stata però utile per rimarcare alla Regione che il Comune di Marcellinara non è stato ancora informato, come scritto nella nota di archiviazione del vecchio procedimento di due anni fa, dell’aggiornamento del Piano di monitoraggio e controllo per quanto riguarda le emissioni di ammoniaca ed ossido di azoto che la CalMe deve rispettare. Disconoscendo qualunque atto di pianificazione in merito a future eventuali nuove richieste di autorizzazione, si ritiene auspicabile un preliminare tavolo tecnico tra tutti gli enti interessati, coinvolgendo, cittadini ed associazioni. Questo tra l’altro, era l’auspicio di due anni fa, purtroppo già dimenticato”.

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