Bonus ai manager e contributo di solidarietà: cosa cambia nella proroga del Decreto Calabria

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Medici in corsia
  12 novembre 2022 06:57

di GABRIELE RUBINO 

Niente compenso aggiuntivo, la collaborazione con la Guardia di Finanza è già assicurata in altre forme e il contributo di solidarietà in favore del servizio sanitario calabrese è già 'assicurato' per gli anni 2024 e 2025. Sono queste le norme "esplicitate" negli atti depositati in Senato, relativi al testo di proroga del Decreto Calabria bis. 

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Come anticipato da La Nuova Calabria (LEGGI QUI), quasi tutto l'impianto normativo viene confermato fino ai primo di maggio del 2023. Per i commissari straordinari di Asp e aziende ospedaliere di fatto opera una proroga ipso iure fino al prossimo 8 gennaio, tuttavia in caso di mancata conferma scatta la decadenza. Attenzione, in ogni momento il commissario ad acta - seguendo le procedure di nomina dell'articolo 2 del Decreto Calabria bis prorogato - può comunque cambiare i vertici delle aziende. In caso di conferma o nuovo incarico sarà comunque necessario un atto esplicito di Occhiuto, attraverso un decreto del commissario ad acta. 

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Non tutte le regole però saranno per altri sei mesi. Non c'è più il bonus aggiuntivo per i manager da 50 mila perché la legge regionale dello scorso agosto "ha incrementato - si legge nel dossier di documentazione del Senato - la retribuzione di base spettante ai direttori generali, parametro di riferimento della remunerazione dei commissari straordinari". Viene meno anche la norma che consente al commissario ad acta di avvalersi della Guardia di Finanza. Questo perché, con una norma successiva, si consente  "la possibilità per la Guardia di finanza di collaborare con le unità operative semplici e complesse deputate al monitoraggio e alla gestione del contenzioso, mediante l’impiego di un contingente di cinque ispettori per ciascuno degli enti" del servizio sanitario calabrese. 

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Infine, non è prorogata la norma sul contributo di solidarietà per la Calabria da 60 milioni. Ma soltanto perché l'assegnazione è già garantita per gli anni 2024 e 2025. "Pertanto, è già garantita la continuità della misura eccezionale del contributo solidarietà".

 

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