Caminia ancora a secco, la rabbia dei cittadini: “Adesso basta, siamo esasperati”

Una lettrice denuncia l’ennesima settimana senz’acqua a Caminia di Stalettì: “Costretta ad andare a Catanzaro per lavarmi e il Comune tace”

Un’estate da incubo per molti residenti e villeggianti della zona alta di Caminia, ormai esasperati per la persistente carenza idrica che da settimane compromette la vivibilità del territorio. A scriverci è una nostra lettrice, indignata per il silenzio delle istituzioni e per una situazione che si fa ogni giorno più insostenibile e da noi segnalata (LEGGI QUI)

“Il Comune non risponde, il sindaco parla di una improvvisa rottura, ma guarda caso riguarda solo la strada che porta ai tornanti di Caminia. Chi abita in riva al mare, invece, ha persino il lusso di lavare l’auto in un caldo pomeriggio di luglio”.

Secondo la cittadina, si tratterebbe dunque di una disparità di trattamento che accresce il senso di frustrazione tra gli abitanti delle zone collinari: “Paghiamo tutti le stesse tasse - scrive - per continuare a mantenere il sindaco e la sua giunta aggrappati alla sedia. Ma a noi non arriva neanche l’acqua per lavarci”.

Il disagio è quotidiano: “Non sono più disposta a sopportare questa situazione. Devo prendere tutto e salire a Catanzaro per usufruire dei bisogni primari. Bisogna fare qualcosa, adesso basta. Siamo a luglio! E ad agosto cosa accadrà?”.

Una segnalazione accorata, che si unisce a tante altre raccolte nelle ultime settimane. La popolazione chiede risposte chiare e interventi immediati, mentre cresce il timore per il mese di agosto, quando l’afflusso di turisti potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.

La Nuova Calabria continuerà a monitorare l’evolversi dei fatti, nella speranza che le istituzioni locali intervengano concretamente. 

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