Casalinuovo: "Non sarò candidato ma darò il mio contributo sui contenuti. Centrosinistra compatto"

“Ho sempre detto che la mia era una proposta civica che però si iscriveva sicuramente nell’alveo del centrosinistra. C’era sempre una connotazione politica che ho rivendicato sin dall’inizio. Sono altrettanto convinto che una frammentazione dei campi non giova, non è una cosa opportuna e che quindi bisognasse sviluppare un ragionamento unitario. Mi sono mosso fin dall’inizio in questa direzione. Ho proposto, come noto, le primarie. Ne abbiamo discusso a vari livelli, siamo stati anche un paio di volte a Roma, anche con Nicola Fiorita per confrontarci con la dirigenza nazionale del Pd. Ho preso atto delle conclusioni a cui si era giunti dopo questa interlocuzione, anche molto serrata, e ho tratto la mia decisione. La mia candidatura voleva rafforzare il campo del centrosinistra e non già dividere. Ragionando così il passo che ho fatto è stato conseguente. Conto di dare il mio contributo, soprattutto di proposta. Saranno molto importanti i programmi e le proposte concrete per rilanciare la nostra città che sappiamo essere in una fase di grave sofferenza e di grave. In questi termini darò il mio contributo”. Così Aldo Casalinuovo nel corso della puntata di Catanzaro Capitale dopo la convergenza sulla candidatura di Nicola Fiorita ‘ratificata’ ieri alla presenza di Francesco Boccia nel Capoluogo.

Casalinuovo ha aggiunto: “Non mi candiderò direttamente. Ci saranno le modalità operative per dare il mio contributo, come le vedremo in corso. D’altronde per le elezioni ci vogliono due mesi e più. Il mio contributo ci sarà sicuramente”.     

Centrosinistra in ritardo? “Non direi. Ci siamo confrontati, ma non credo sia stato tempo perso. Questo è servito a chiarire molte posizioni e a lanciare un’offerta politica alla città che adesso è molto forte e questo tempo è servito a strutturarla meglio. La proposta di Donato rimane una proposta anomala e viaggia nelle sue ambiguità. Ha molti punti di debolezza ed evidenti contraddizioni. La nostra proposta non esca indebolita dal percorso che si è fatto fino a qui. È una proposta compatta e con un rinnovato entusiasmo. I consensi arriveranno”.  

Trasversalismo di Donato o attira perché proposta più credibile? "Penso che il trasversalismo sia un dato obiettivo nella proposta di Donato. Lo constata tutta la città. E' il dato caratterizzante. Se rinnovare significa sostituire il vecchio con il nuovo e questo rinnovamento che Donato propone non lo vedo. Non soltanto ci sono pezzi del centrodestra ma una vecchia classe politica che ha governato la città che sta convergendo sulla sua candidatura. Non è un progetto di rinnovamento. E' denso di incognite per il futuro, non so come possano tenersi insieme tutte queste anime diverse ed eterogenee. Il professore Donato è una persona autorevole ma l'eterogeneità della sua proposta è evidente ed estrema. Lascia perplessi anche alla luce della storia che lo ha contraddistinto. E' un autorevole esponente della sinistra catanzarese, fin dai tempi della gioventù. Questo progetto ancora di più è una nota stonata".  L'ampiezza della coalizione del centrosinistra? "L'elemento trainante è il Pd. Ci saranno altre liste a sostegno. Quella di Nicola Fiorita e altre liste in fase di composizione. Siamo in una fase precoce. Dovranno essere liste forti. Su questo la coalizione sarà impiegata nei prossimi giorni".

Il programma? "E' un elemento importante. Avevo fatto già delle proposte quando ero in campo e che riproporrò alla coalizione. Quello che suggerirò è di concentrarsi sulle questioni concrete, realizzabili e fattibili. Lasciando perdere quelle enunciazioni teoriche e accademiche". La presenza di De Magistris può essere destabilizzante? "Penso di no. Una coalizione deve essere fatta da più anime e delle diversità di natura politica. Non credo possa costituire un elemento di debolezza. Specialmente negli ultimi giorni sta dimostrando grande compattezza". 

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