Catanzaro, intitolata la terrazza del San Giovanni a Sandro Pertini

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images Catanzaro, intitolata la terrazza del San Giovanni a Sandro Pertini
Da sinistra: Ricci, Fiorita, Iemma
  15 febbraio 2024 13:48

di ANNA TRAPASSO

"Non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale".

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Da oggi, questa importantissima massima di Sandro Pertini, campeggia sulla terrazza del Complesso monumentale del San Giovanni a Catanzaro, il cui affaccio è stato appena intitolato al Presidente partigiano. 

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Una breve, sentita cerimonia ha visto protagonisti il sindaco Nicola Fiorita, il vicesindaco Giusy Iemma, il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, molti tra i componenti dell'assise cittadina, e l'artista Francesco Caroleo che ha realizzato la targa memoriale. 

"Una targa - ha spigato Caroleo - che alle ore 15, ogni giorno, renderà l'immagine tridimensionale, grazie ad un gioco di luci e ombre". 

"Intitoliamo oggi questa terrazza a Pertini, uno dei padri fondatori della nostra Repubblica, che ha attraversato con coraggio e forza la storia pre-repubblicana. - ha affermato il primo cittadino Nicola Fiorita -  Passò da Catanzaro nel marzo del 1982 e ancora oggi la città ricorda la grande partecipazione e affetto nei suoi confronti in quell'occasione. La frase che abbiamo scelto va a sintetizzare quei valori profondi che hanno animato la sua vita, valori che appartengono e apparterranno sempre alla nostra città, altrimenti la libertà è soltanto una scatola vuota. Il nostro impegno è quello di onorare questi valori e la memoria di Pertini in questo posto bellissimo, che onoreremo anche provvedendo nei prossimi mesi ad un'importante opera di ristrutturazione del Complesso Monumentale che ci consentirà di utilizzarlo al meglio durante tutto l'anno". 

"Pertini è stato forse il presidente più amato dagli italiani - ha detto il prefetto Enrico Ricci - si riconosceva in lui l'amore per la libertà, un riconoscimento che prescindeva dalle appartenenze politiche. Eletto in un momento molto difficile della storia della Repubblica, a pochi mesi dal rapimento e dall'uccisione di Moro, in un momento di attacco durissimo alle istituzioni democratiche che trovarono proprio in Sandro Pertini un elemento di coesione forte. Se la Repubblica resistette in quel momento fu anche perchè alla sua guida c'era un uomo come Sandro Pertini. La sua dirittura morale fu elemento di sintonia con il popolo e i suoi valori devono continuare ad animare il nostro vivere civile e democratico".

"Quello odierno è il frutto dell'impegno di una comunità, così come ogni risultato che si vuole raggiungere. - ha affermato Giusy Iemma-  Pertini fu testimone di valori che noi oggi vogliamo e dobbiamo difendere, ecco perchè questa intitolazione in un dei luoghi chiave e più belli della città". 

 

 

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