Replica ancora ad Antonello Talerico LEGGI QUA il professore Aldo Quattrone:
"Ho letto la replica del Talerico: arrogante, pasticciata, piena di maldicenze ingiustificate.
Rispondo ancora una volta, solo per amore di verità, alle insinuazioni volgari espresse dal Talerico.
La prima considerazione riguarda il problema dell’arruolamento dei pazienti negli studi scientifici che tanto interessa il Talerico che, digiuno di metodologia di ricerca, costruisce ipotesi fantasiose per lanciare pretestuose insinuazioni.
Come ho già detto più volte, il paziente di interesse scientifico ha una malattia rara, difficilmente diagnosticabile con le comuni indagini diagnostiche e proprio per queste peculiarità il paziente diventa di interesse per un protocollo di ricerca. Trattandosi di pazienti poco comuni chiunque abbia la possibilità di vederli sia in studi privati che in pubblici ospedali viene invitato a collaborare reclutandoli e inviandoli ai centri di ricerca interessati.
Le volgari insinuazioni del Talerico sul rapporto tra studi privati e ricerca mi sembrano pertanto del tutto fuori luogo in quanto non si tratta di esami diagnostici ma di indagini per fini scientifici che nulla hanno a che vedere con la diagnostica assistenziale.
Proprio perché si tratta di pazienti non comuni, le liste di attesa non esistono nei centri di ricerca che anzi faticano a trovare i pazienti da includere nei protocolli scientifici. Le liste di attesa, a cui si riferisce il Talerico, esistono solo negli ospedali o nelle strutture sanitarie pubbliche o private dove si effettuano esami esclusivamente per fini diagnostici. Se il Talerico è a conoscenza di casi con malattie di interesse scientifico può segnalarli alla segreteria del Centro che li includerà in brevissimo tempo nei protocolli scientifici in corso.
Talerico continua a fare finta di non capire e ripete sempre lo stesso ritornello senza senso. Non è colpa mia se un giurista come il Talerico, già docente del nostro Ateneo, non riesce a comprendere una spiegazione così semplice.
Quanto alle altre volgari insinuazioni c’è poco da replicare. Si tratta di pettegolezzi di basso livello su cui non vale neanche la pena discutere.
Solo un’ultima precisazione: Talerico che dice di essere un grande giurista non riesce a capire che l’Unità di ricerca del CNR di Germaneto è stata creata grazie a una convenzione tra Università e CNR. Se adesso, per una molteplicità di ragioni, l’Università non è più interessata a rinnovare la convenzione certo non deve giustificarsi col Talerico che farebbe meglio a impiegare il suo tempo di consigliere regionale lautamente retribuito lavorando in Consiglio Regionale per la sua città di Catanzaro invece di continuare a denigrare la sua Università che rappresenta una grande Istituzione al servizio degli studenti e di tutta la popolazione".
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