Catanzaro, reintegrata la dipendente licenziata dalla "Mater Domini" per aver accettato supplenze scolastiche

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  16 giugno 2023 17:28

Il Tribunale di Catanzaro  con sentenza del 7/6/2023 ha ordinato la reintegra nel posto di lavoro della dipendente (os) licenziata nel novembre del 2021 dall’Azienda Ospedaliera-Universitaria “Mater Domini” (ora “Renato Dulbecco”  con l’accusa di aver svolto altra attività lavorativa mentre era in sevizio presso detta Azienda.

Si tratta di Scicchitano Caterina che ha subito il grave provvedimento di licenziamento perché in corso di rapporto di lavoro con l’Azienda Mater Domini aveva accettato incarichi di supplenza a tempo determinato presso alcuni Istituti Scolastici.

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Il licenziamento è stato impugnato dalla lavoratrice, tramite il proprio legale avv. Armodio Migali, contestando la irritualità della procedura seguita dall’Azienda ma sostenendo anche la compatibilità tra il lavoro principale e gli incarchi di supplenza che venivano svolti in regime di didattica a distanza (si era nel periodo Covid) e comunque in periodi di ferie per cui nessun danno ne era derivato per il datore di lavoro.

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Tra i vari motivi di illegittimità del provvedimento di licenziamento la lavoratrice aveva addotto anche una indebita ingerenza del Commissario Straordinario nel procedimento disciplinare poiché lo stesso, pur non avendone il potere, ha respinto un provvedimento di sospensione temporaneo della dipendente chiedendo che venisse sostituito con il licenziamento.

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Il Tribunale di Catanzaro- Sezione Lavoro ha dichiarato nullo il licenziamento per essere stato irrogato in seguito ad un procedimento disciplinare che non ha rispettato i termini previsti dalla legge ed ha condannato  l’Azienda Mater Domini, oggi “Renato Dulbecco”, all’immediata reintegrazione della dipendente Scicchitano  nel posto di lavoro precedentemente occupato.  L’azienda è stata inoltre condannata al pagamento di una indennità risarcitoria pari all’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto dalla data di licenziamento fino all’effettiva reintegrazione, oltre al versamento dei contributi previdenziali ed al pagamento delle spese legali.

 

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