Catanzaro. Sacal, Coordinamento cittadino PD: "Ricapitalizzazione è questione politica, non tecnica"

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L'ingresso della Sacal
  04 agosto 2021 19:23

 
 
"Negli ultimi cinque anni si sta assistendo ad un indebolimento politico della città senza precedenti. Dalla perdita della sovraintendenza ai beni culturali, alle vicissitudini della facoltà di medicina, si continua a perdere sempre più importanza soprattutto in alcuni ambiti che dovrebbero essere strategici come la partecipazione in società come la SACAL". Esordisce così il Coordinamento cittadino PD Catanzaro in una nota diffusa alla stampa. 
 
"La mancata ricapitalizzazione della quota nella società che gestisce l’Aeroporto Internazionale, a nostro avviso, è stata una scelta sbagliata perché indebolisce il ruolo di capoluogo di regione soprattutto in virtù del fatto che lo scalo aeroportuale si trova proprio nella provincia di Catanzaro.
Non è dato sapersi il motivo di questa scelta, ma di sicuro non è frutto di alcuna valutazione strategica. Da come dichiarato dal Sindaco, pare che il problema sarebbe nell’impossibilità del reperimento di risorse economiche. Spiegazione che la dice lunga sulla reale situazione del bilancio comunale". - si legge ancora nella nota- 
 
"Condividiamo le perplessità espresse da Cambiavento (che, numeri alla mano, spiega anche come la quota posseduta dal nostro comune si ridurrà di oltre il 40%) e rimaniamo ancora più perplessi dalle repliche del centro destra soprattutto quando affermano che la scelta dell’amministrazione comunale è frutto di valutazione fatta, addirittura, con l’ufficio partecipate’ del comune. Senza nulla togliere a nessuno, ma riteniamo che una scelta di questo tipo sia di carattere politico e non tecnico e quindi da valutare, semmai, con il consiglio comunale. Anzi dovrebbe essere quest’ultimo che deve pretendere dal Sindaco di essere coinvolto in decisioni di questo tipo. A meno che non le ritengano poco degne di attenzione".
 
"Il problema -continua- è che quando i consiglieri vogliono, sanno farsi sentire. Anche se spesso lo fanno per tornaconto di bottega come nel caso del consigliere delegato che è la dimostrazione di come tutto, alla fine, si riduce a qualche incarico politico. Poco importa se solo di facciata, l’importante è fare sentire la propria voce non su un progetto per la città, ma solo quando si parla di prebende e pennacchi".
 
"In ogni caso, visto che la funzione del ‘consigliere delegato’ è quella di effettuare studi su determinate materie o su compiti circoscritti, rimaniamo in attesa di leggere l’approfondimento o lo ‘studio’ che sicuramente i consiglieri incaricati a breve renderanno pubblici. - conclude la nota -
Nel frattempo emerge con maggiore chiarezza l’incapacità politica del centro destra che, dopo aver immobilizzato la città dal punto di vista amministrativo, sta concludendo l’opera facendola diventare insignificante anche dal punto di vista politico".
 
 
 

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