Catanzaro, Talerico: "L'Hub 'Pugliese-Ciaccio' senza Pet e al Policlinico occorre attendere aprile 2023"

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images Catanzaro, Talerico: "L'Hub 'Pugliese-Ciaccio' senza Pet e al Policlinico occorre attendere aprile 2023"
Il consigliere comunale Antonello Talerico
  02 gennaio 2023 17:02

 "Al Pugliese-Ciaccio al momento non è possibile sottoporsi all'esame PET, esame in grado di fornire immagini molto precise e dettagliate sulla funzione di organi o tessuti nei malati onvco-ematologici, proprio per questo la PET è un valido aiuto per la diagnosi precoce soprattutto per alcune malattie gravi, dove risulta indispensabile il fattore tempo". 

Lo scrive il conigliere comunale di Catanzaro, Antonello Talerico

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"Al Pugliese-Ciaccio lo strumento che prima veniva utilizzato era una pet mobile (a noleggio), disponibile tre volte a settimana per un totale di circa 30 esami pet a settimana. Oggi la medicina nucleare del Ciaccio non è più in grado di sottoporre i tanti malati  all'esame PET, poiché è in attesa del nulla osta provvisorio  (da parte dell'ASP di Catanzaro) per l'acquisto del farmaco impiegato per tale strumento diagnostico". 

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"Nel frattempo rimangono in attesa decine e decine di malati che per colpa dei ritardi della burocrazia e delle disfunzioni del sistema sanitario nonostante le loro gravi malattie vengono abbandonati al loro destino.
Difatti, anche al Policlinico di Germaneto la situazione non è delle migliori, per sottoporsi all'esame pet (con una macchina oramai obsoleta che spesso si guasta) oggi un malato deve attednere le liste di attesa che arrivano sino ad aprile 2023. A Reggio Calabria si deve attendere invece circa un mese e mezzo, analogo termine anche a Cosenza". 

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"Ecco allora che ad un malato oncologico calabrese non resta che partire verso altre Regione (Campania, Sicilia, Emilia Romagna...), con tutti i disagi economici e di trasporto che ne derivano. A questo deve aggiungersi comunque la carenza di personale sanitario per refertare tali delivati esami. E' assurdo che un Ospedale come il Pugliese-Ciaccio, hub di un capoluogo di Regione che soddisfa le esigenze di una intera Regione, non abbia una propria pet fissa (da circa dieci anni ci si deve accontentare di uno strumento a noleggio e mobile) e disponibile tutti i giorni e, senza dover dipendere da altre strutture anch'esse caratterizzate da inefficienze gestionali e logistiche". 

"Le strutture sanitarie di Catanzaro riescono ad erogare circa 3500 esami pet, ma quasi altrettanti malati sono costretti ad emigrare fuori Regione per sottoporsi a questo esame vista l'indisponibilità locale, con aggravi di disagi e costi sia per le famiglie e malati calabresi che per le casse della Regione Calabria. La soluzione sarebbe quella di aumentare il personale sanitario (della u.o. di medicina nucleare e di radiologia, ove gli operatori in servizio fanno uno sforzo immane per poter garantire comunque le varie prestazioni) e di acquistare per l'area centrale almeno due nuove pet per i due hub cittadini".

"Questo quadro denota gravi ritardi nell'erogazione delle diverse prestazioni sanitarie ed evidenti responsabilità dell'intero sistema sanitario regionale, ma cosa assai importante evidenzia lo stato e la percezione di solitudine che ogni singolo malato ed ogni singola famiglia del malato subisce quotidianamente, nella totale indifferenza di chi potrebbe cambiare le cose o comunque potrebbe concorrere ad alleggerire la disperazione di chi deve combattere contro una grave malattia. Rimaniamo in attesa della riattivazione del servizio pet presso l'Ospedale Pugliese-Ciaccio, nel frattempo, dopo la notizia della istituzione a Cosenza del Corso di Medicina, in questi giorni uno degli esperti e consulente di fiducia in materia sanitaria del Presidente Occhiuto,  il Prof. Ettore Jorio, ha pubblicamente messo in evidenza alcune irregolarità che mettono in discussione la stessa "esistenza" giuridica dell'A.O.U. Mater Domini (vulnus immaginiamo già noto da anni agli addetti ai lavori) che potrebbe avere delle ricadute anche rispetto alla istituzione dell'Azienda Unica (avrò modo di parlarne in altra nota stampa)".  

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