di MARCO VALLONE
Si è tenuto questa mattina, presso l'hotel “Perla del Porto” del quartiere Lido di Catanzaro, un convegno che ha messo al centro il tema della vita, della nascita e di quelle che possono essere le fragilità che i concepiti, nella fase prenatale, potrebbero doversi trovare ad affrontare. “Vita nascente e fragilità prenatali tra scienza e solidarietà” è stato il titolo di un evento che ha dunque dichiarato i suoi intenti prima ancora che si cominciasse a discutere.
Ma il dibattito c'è stato, eccome! Ampio. Moderati dal giornalista Enzo Cosentino, direttore responsabile de “La Nuova Calabria”, hanno preso parte all'appuntamento per l'introduzione e i saluti istituzionali: Maria Teresa Marchetti, presidente dell'associazione di volontariato “Padre Pio” - Centro di ascolto “Il galeone della vita”; il presidente del consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso; il sindaco del comune di Catanzaro, Nicola Fiorita; don Sergio Iacopetta, parroco, assistente ufficio per la pastorale della famiglia – Arcidiocesi Metropolitana Catanzaro – Squillace.
Sugli aspetti culturali, scientifici, sociali e solidali hanno, inoltre, monopolizzato la scena e intrattenuto i presenti le relazioni di: Giuseppe Noia, presidente della fondazione “Il cuore in una goccia” e direttore dell'hospice perinatale – centro per le cure palliative prenatali e post-natali “Santa madre Teresa di Calcutta” del policlinico universitario “A.Gemelli” I.R.C.C.S. di Roma; Giovanni Sica, direttore della struttura operativa complessa T.I.N. - patologia neonatale – S.T.E.N. - azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” - Catanzaro: Anna Luisa La Teano. Cofondatrice e responsabile del braccio familiare – testimoniale della fondazione “Il cuore in una goccia”; Angela Bozzo, cofondatrice e responsabile del braccio spirituale e della rete di sostegno psicologico della donazione “Il cuore in una goccia”.
Al Convegno di alto valore scientifico - sociale è stato poi presente il Dott.Giuseppe Raiola, Direttore U.O di pediatria e Direttore del dipartimento materno infantile dell' Azienda Ospedaliera Universitaria R. Dulbecco di Catanzaro , che ha assicurato una indispensabile sinergia con il Dott. Giovanni Sica, Direttore Struttura Operativa Complessa T.I.N - patologie neonatali STEN e la Dottoressa Roberta Bianchi, Dirigente Medico della struttura operativa complessa di pediatria della suddetta Azienda Ospedaliera.
Maria Teresa Marchetti si è detta, in apertura, emozionata “nell'accogliere in questa sede un evento di grande rilevanza per il nostro territorio e nell'affrontare un tema delicato e spesso trascurato, quale quello della maternità”. Dopo i ringraziamenti a coloro che sarebbero poi intervenuti nel dibattito, e a tutti gli ospiti presenti, Marchetti ha rilevato come la giornata odierna abbia rappresentato “non solo un momento di confronto, ma anche un'opportunità per riflettere su questioni fondamentali che toccano la vita di molti. E' con questo spirito che desideriamo approfondire insieme il valore dell'accoglienza e della tutela della vita, affinché nessuno si senta mai solo di fronte alle difficoltà. L'indifferenza sociale infatti è un fenomeno sempre più diffuso che spinge l'individuo a vivere nella propria zona di sicurezza, ignorando ciò che lo circonda per evitare turbamenti, soprattutto sotto l'aspetto emotivo. Quest'ultimo senza dubbio interroga la nostra essenza più intima, e ci sprona a cercare soluzioni per eliminare le cause del disagio. In un'indifferenza patologica siamo abituati a considerare l'essere umano alla stregua di un oggetto, confuso con le tante cose che ci circondano. E' necessario superare questa condizione – ha affermato la presidente dell'associazione di volontariato “Padre Pio” - Centro di ascolto “Il galeone della vita” - e passare dall'indifferenza, e dal semplice guardare restando spettatori inermi e distratti, all'attenzione, alla solidarietà, all'accoglienza”.
“Il centro di ascolto 'Il galeone della vita' nasce – ha detto Maria Teresa Marchetti – per accogliere ed ascoltare chi da troppo tempo soffoca il proprio grido di dolore e si trova solo in una realtà sempre più impegnata ad affrontare sfide irrituali, piuttosto che collettive. Anche quando queste sembrerebbero tali. Uno dei casi più penalizzati dalla mancanza di sostegno sociale, specialmente durante la pandemia da covid19, è stato senza dubbio quello della maternità. Ogni donna, che nutre il profondo desiderio di diventare madre, ha il diritto di essere sostenuta e accolta dall'intera comunità. La genitorialità deve essere considerata un bene sociale e, in quanto tale, merita di essere garantita e protetta. Occorre un importante intervento politico a favore della natalità, che metta i giovani nelle condizioni effettive di accogliere la vita. Di sicuro i provvedimenti approvati fino ad ora hanno portato alcuni miglioramenti alle famiglie con figli. Ma i bonus per le nuove nascite, le detrazioni fiscali in base al numero dei figli, e i congedi parentali più ricchi non combattono alla radice il fenomeno della denatalità. Sono urgenti – ha commentato Marchetti – dei provvedimenti economici e strutturali stabili: se la gran parte della precarietà è concentrata tra i giovani, se i salari sono bassi e se manca una politica della casa nessun giovane avrà la forza di crearsi una famiglia. Non si può parlare di inverno demografico senza avere il coraggio di contrastarlo, promuovendo una cultura autentica della vita e sostenendo la bellezza dell'essere genitore”.
Filippo Mancuso, nel suo intervento, è partito dalla sanità “commissariata da 15 anni, dal 2009. Quindi i servizi, e tutto quello che ha offerto finora, sono stati carenti da tutti i punti di vista. Carenti non solo sotto il profilo sanitario assistenziale, ma anche per quel che concerne il punto di vista organizzativo e amministrativo. Da 3 anni il commissariamento è stato affidato al nostro presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, e penso che i risultati siano tangibili da questo punto di vista. Finalmente non siamo tacciati come una regione la cui contabilità di Asp e aziende ospedaliere è umorale. Non c'erano bilanci, non c'era nulla. Quindi l'abbiamo messa apposto dal punto di vista amministrativo, e tanti sono stati i provvedimenti in questo senso. Basta dire che nella sanità calabrese, negli ultimi 3 anni, sono stati assunti 2700 persone. Sono state acquistate 70 ambulanze, e tante attrezzature col Pnrr. Ma voi mi direte: 'Non vediamo questi miglioramenti sul territorio'. E penso – ha evidenziato Mancuso – che ci vorrà del tempo per vederli. Perché quando si innova, si modifica e si innestano nuovi meccanismi, per essere assimilati ed essere evidenti al servizio dei cittadini è sempre molto difficile”.
“Penso che a breve ci riuniremo anche con il sindaco per decidere dove verrà ubicato il nuovo ospedale di Catanzaro – ha affermato il presidente del consiglio regionale -. Voi sapete, c'è stata l'integrazione tra l'azienda ospedaliera e l'azienda universitaria, e questo ha dato modo di liberare risorse. Circa 340 milioni. E quindi si prevede il nuovo ospedale, il nuovo pronto soccorso, si prevede che il Pugliese diventi una casa della salute. Quindi innovazioni importanti che nel tempo daranno i frutti. Però, è vero, sul territorio questo ancora non viene avvertito. Nel pronto soccorso c'erano solo 17 medici: ora ce ne sono 27. Però questo ancora non viene avvertito, tra gli eventi che accadono giorno per giorno. Poi, diciamo la verità, noi calabresi siamo abituati a mettere in evidenza le negatività. Vengono sempre evidenziate le cose che non vanno bene, mai si esaltano le cose positive e questo anche sul territorio. Non esaltiamo le risorse naturali, le risorse culturali, la nostra storia, le nostre potenzialità. Invece esaltiamo o andiamo sui media per evidenziare, per giorni e giorni, tutte le negatività. Sarebbe ora – ha sbottato Mancuso – che questo modus operandi cambiasse. E che anche noi ci prendessimo un po' d'orgoglio per esaltare le cose positive che ci sono”.
Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita si è associato alle parole di Mancuso, sia per quel che concerne la sanità, sia per “l'esigenza che la nostra terra in generale, e la nostra città, riscoprino un atteggiamento positivo di orgoglio e di fiducia nel futuro. Mi potrei semplicemente associare a queste parole e fare, come spesso faccio nei convegni scientifici. Non abbiamo le competenze per scendere nel contenuto che avrà il dibattito e quindi, normalmente, mi limito a dare il benvenuto alle persone che vengono da fuori e augurare buon lavoro alle persone che ci sono. In questo caso vorrei prendermi un minutino in più e fare un passettino in avanti perché devo dire che la parte scientifica ha un impatto fondamentale, immediato e diretto, su un aspetto della nostra società. Sull'aspetto della vita che c'è e della vita che verrà. Dico della vita che c'è perché oggi presentate anche l'inaugurazione di uno sportello di accoglienza che quindi sarà a disposizione delle famiglie che si imbattono e scoprono problemi. Perché molte volte facciamo finta che i problemi non esistano: tutti noi possiamo rimuovere con facilità l'esistenza di problemi fino a quando non ci troviamo in qualche modo a doverci fare i conti. E allora già questo, la possibilità di indirizzare le famiglie, di dare ascolto, di dargli consigli, ha un impatto fortissimo. Tanto più se questa direzione va verso la risoluzione dei problemi”.
“Io ho imparato parlando col professor Noia, nei tre minuti prima di iniziare questo convegno, più di quanto ho imparato nell'ultimo mese – ha commentato Fiorita -. Ed è la stessa cosa che ho avvertito quando qualche mese fa sono stato all'ospedale Pugliese, nello spazio dedicato alla cura dei bambini nati prematuri. E' stata un'esperienza travolgente: erano tanti, diversissimi perché da una settimana all'altra cambiava la necessità della cura e della collocazione. Ma quello che mi ha colpito moltissimo è stata non soltanto la grande professionalità, ma anche la grande umanità di questa cura. Era anche percepire che, di fronte a problemi enormi, conta che ci venga data una soluzione. Ma conta anche come ci viene data, come veniamo accompagnati. Come ci si consenta di attraversare momenti di grandissimo smarrimento. Ed è la stessa sensibilità che ho ritrovato nelle parole del professor Noia: la sensibilità di chi piega il progresso scientifico verso l'esigenza della persona. Una scienza che non è sconnessa dall'esigenza della persona. Che non è scevra da una grande sensibilità e da una grande umanità”.
Il convegno è poi proseguito con le relazioni sugli aspetti di stampo più marcatamente scientifico, sociale e culturale. Per gli interessati è possibile rintracciarne un ampio riscontro qui: DIRETTA FACEBOOK
L'incontro si è infine concluso con la firma di un accordo per l'apertura di uno Sportello di accoglienza per le maternità difficili della fondazione “Il cuore in una goccia” in collaborazione con il centro di ascolto “Il galeone della vita”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736