Centro protesi Inail di Lamezia, Liotta (Pd) chiede lumi e chiama in causa Oliverio

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Milena Liotta
  05 luglio 2019 16:04

di Antonio Cannone

Più volte "inaugurato" e utilizzato come un "serbatoio" di consensi elettorali. Di eterne promesse. Da oltre vent'anni fa parte stabile dei programmi elettorali di tutte le forze politiche. Un copia e incolla nelle cartelle da distribuire alla stampa in occasione dell'apertura di ogni consultazione elettorale.

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Parliamo del Centro protesi Inail di Lamezia Terme, all'interno dell'area ex Sir il quale, al di là di qualche sala con macchinari inutilizzati e di assunzioni per altri scopi, continua ad essere di fatto una chimera. Solo personale sanitario dell'Asp che, secondo i sindacati, non hanno ancora una collocazione precisa. È di oggi, la presa di posizione dell'ex consigliera comunale del Pd, Milena Liotta (che ha già annunciato la sua scesa in campo per candidarsi a sindaco) la quale chiama direttamente in causa il governatore, Mario Oliverio invitandolo a «tornare nei locali del Centro protesi Inail per informare la città di quali attività sono state svolte in quella sede dopo l’ultima inaugurazione effettuata da lui stesso e dal direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro  l'11 luglio dello scorso anno. Fu detto allora - sottolinea la Liotta - che in quella sede si sarebbero svolte due tipi di attività. La riabilitazione ospedaliera trasferendo il reparto dell’ospedale e l’attività propria dell’Inail di officina protesica. Dall’11 luglio 2018 a oggi scarse notizie sono trapelate e  solo sulla stampa e mai da organi ufficiali. Abbiamo saputo che sono stati assunti per la riabilitazione in quella sede 8 medici fisiatri, 11 fisioterapisti, 20 infermieri, 14 operatori socio-sanitari, un logopedista e 2 terapisti». Il 25 novembre i sindacati aziendali al completo Cgil,Cisl, Uil, Rsu denunciano che nel Centro - ricorda l'esponente del Pd - si «verifica una esigua attività nonostante l’assunzione di 40 unità di personale. Nello stesso mese di novembre sulla stampa abbiamo appreso che i tanti medici e paramedci assunti “in realtà non hanno malati a cui dedicarsi” e che “a seguito di alcune denunce ”l’incarico di dirigere il Centro era stata affidata in via d’urgenza a un sanitario dell’ospedale di un’altra branca".

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La Liotta poi, prosegue nel suo j'accuse ribadendo altresì che il 26 maggio scorso «il commissario regionale alla sanità ha garantito che nel prossimo mese di giugno dovrebbero aprire le officine protesiche. Ora a un anno di distanza e con ingenti risorse impegnate per la costruzione ma anche per i cambiamenti per le nuove funzioni, la città ha il diritto di sapere. Il presidente Oliverio ha sostenuto questa ultima destinazione funzionale di quella struttura anche destinando nuove risorse, rivendicando  il merito di aver attivato “relazioni feconde” con Inail, Asp, Commissione parlamentare per giungere alla inaugurazione della struttura. Sono sicura - conclude la Liotta - che il presidente Oliverio sarebbe volentieri accompagnato  nella visita in quella sede da tanti di noi che vorrebbero rendersi conto di persona dello stato e della funzione di quella che potrebbe essere una vera eccellenza della sanità regionale ed una risorsa per Lamezia. Ma se così non fosse sarebbe necessario ed urgente provvedere perché lì vengono impegnate risorse dei fondi sanitari e lo stato della nostra sanità a Lamezia richiede che tutte le risorse e tutto il personale disponibili vadano impiegate per le necessità della effettiva assistenza e non per tener aperto un locale inutilmente».

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