Chiaravalle, Radici e Ali: “La nomina di Franzè era la priorità dell’estate chiaravallese?”

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Il movimento civico “Radici e Ali” attacca Donato: l’ennesimo rimpasto inutile, tra emergenze ignorate, estate flop e debito sulle spalle del sindaco

  21 agosto 2025 11:26

 
“Ma davvero la nomina di Vincenzo Franzè ad assessore era la priorità dell’estate chiaravallese?”. Con questo incipit polemico, il movimento civico Radici e Ali commenta il “recente, ennesimo e inutile rimpasto di giunta” che ha visto la revoca dell’assessore Bruno Santoro e la sua sostituzione con Franzè.
Il movimento non risparmia critiche al sindaco Domenico Donato: “Mentre il paese vive una lunga lista di emergenze irrisolte – affermano – l’amministrazione si preoccupa delle alchimie di maggioranza e della difesa del potere”.
Secondo Radici e Ali, l’estate chiaravallese organizzata dal Comune è stata “un flop”, e se la partecipazione è rimasta viva lo si deve soltanto “alla Pro Loco, che con il suo impegno ha mantenuto alti i livelli di attrattiva nelle restanti serate”. Il movimento denuncia, inoltre, la paralisi delle opere pubbliche e “i finanziamenti spesi per realizzare strutture che restano chiuse, come il centro museale del convento e Palazzo Staglianò”.
L’accusa al sindaco è diretta: “Donato è concentrato solo sulla poltrona, su continui equilibri di maggioranza e sulla difesa del proprio potere personale, dimenticando i problemi concreti dei cittadini”.
Infine, una notazione politica sulla partita di giunta: la revoca di Santoro, che aveva la delicata delega al bilancio, ha determinato un passaggio significativo. “Quella delega adesso è stata trattenuta direttamente dal sindaco – osserva Radici e Ali – mentre Franzè si occuperà delle reti tecnologiche. Ciò significa che Donato non potrà più nascondersi dietro l’assessore: sarà sua la responsabilità di dover chiarire l’enorme questione del debito comunale”.

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