Concessioni balneari, Caviano e Palaia: “Il risultato: buona amministrazione 1, propaganda politica senza costrutto 0"

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  05 maggio 2024 10:36

 "Ormai è acclarato nei fatti, soprattutto dopo che il Tar lo ha scritto nero su bianco: sulle concessioni balneari marittime, la sola via legittima da seguire è quella dell’istituto provvisorio ai sensi del Regolamento attuativo del Codice della navigazione. Dunque possiamo dire che Catanzaro, avendo adottato proprio quella soluzione a giudizi amministrativi ancora pendenti e dunque in anticipo, ha rappresentato un modello, al punto che altri Comuni si stanno via via orientando nella medesima direzione".

Lo  scrivono le consigliere comunali  Igea Caviano e Daniela Palaia.
 
"Non è stato facile: c’era da spiegare bene agli operatori, giustamente preoccupati per il futuro immediato delle loro attività, il perché delle concessioni provvisorie piuttosto che la proroga tout court di quelle in essere; e c’era da far fronte alle strumentalizzazioni politiche di chi, approfittando di quelle stesse preoccupazioni, soffiava sul fuoco della polemica pensando di raccattare un po’ di consenso facile".
 
"Proprio a questo proposito, non ci aspettiamo certo che i leghisti Eugenio Riccio & C. applaudano alla scelta fatta a suo tempo dall’Amministrazione Comunale. E però vorremmo almeno sapere cosa pensano della mozione proposta dai consiglieri della Lega in Consiglio regionale e approvata a fine gennaio, nella quale si affermava la legittimità della proroga dei titoli concessori fino al 31 dicembre 2024. Una tesi enfatizzata e sbandierata oltre misura dai leghisti ma che alla fine si è rivelata tanto improvvida sul piano giuridico quanto
inefficace su quella pura propaganda che, subdolamente, la accompagnava"
 
"Il Consiglio di Stato, con il suo pronunciamento definitivo in materia, ha fischiato ora la fine di questa partita difficile, segnata da incertezze normative e soprattutto dalle ansie di chi vedeva a rischio il suo lavoro con l’approssimarsi della stagione estiva. Partita finita e quindi, restando in metafora calcistica, possiamo concludere che il risultato è netto: buona amministrazione 1, propaganda politica senza costrutto 0".

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