Conclusi, al Civico Trame di Lamezia Terme, i laboratori teatrali de “I Vacantusi”

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Vacantiandu 2019.
  01 ottobre 2019 12:27

Conclusi, al Civico Trame di Lamezia Terme, i laboratori teatrali gratuiti organizzati dall’Associazione teatrale “I Vacantusi” e inseriti nel progetto Vacantiandu. Il progetto, con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta, è finanziato dalla Regione Calabria per il triennio 2017-2020 nell’ambito degli interventi tesi a valorizzare i luoghi di interesse storico e archeologico.

Il primo laboratorio dal titolo Consapevolezza del sé. Educare alla teatralità tra corpo-musica-parola, realizzato il 13 e il 14 luglio da Marika De Chiara e Marco Quirico, ha inteso approfondire la consapevolezza dell’attore nella relazione con i suoi molteplici strumenti di espressione. I partecipanti sono stati invitati a riflettere e soffermarsi sul grande capolavoro di B. Brecht L’opera da tre soldi. Monologhi brevi e situazioni di dialogo sono stati studiati attraverso l’analisi del testo e  l’improvvisazione e incastonati nella struttura narrativa mentre, attraverso il cosiddetto effetto di straniamento, diametralmente opposto alla tecnica tradizionale che promuove l’immedesimazione dello spettatore, sono stati analizzati i profili dei personaggi principali. Durante il laboratorio è stato proposto anche lo studio delle canzoni scritte dal drammaturgo tedesco ed è stato si affrontato un importante lavoro sul ritmo, sulla velocità e sull’intonazione attraverso il canto e quindi sulle potenzialità del proprio strumento vocale.

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Il secondo laboratorio che si è svolto il 14 e il 15 settembre è stato invece condotto da Diego Ruiz. Un affascinante percorso dal titolo Il personaggio e la sua voce. La prima parte del laboratorio è stata dedicata allo studio del personaggio. Partendo dall’universo dei sentimenti (rabbia, amore, tristezza dolore, indifferenza…) ciascuno è stato invitato ad attingere al proprio immaginario per realizzare una breve presentazione personale mentre la seconda parte è stata riservata all’approfondimento della tecnica per dare corpo al personaggio e a far risaltare le caratteristiche peculiari di ogni singolo carattere. Attraverso dialoghi scritti e temi basati sull’improvvisazione verbale e corporea, sotto la guida discreta e sapiente di Ruiz, ognuno è stato trascinato in questo meraviglioso gioco del teatro diventando autore, attore e narratore della propria performance.

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I laboratori hanno coinvolto oltre 30 partecipanti tra attori amatoriali e semplici appassionati di teatro che hanno aderito con entusiasmo, dimostrando di gradire ancora una volta le proposte de “I Vacantusi”.

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