di GABRIELE RUBINO
A distanza di quindici giorni dalla prima seduta, lunedì 29 novembre tornerà a riunirsi il Consiglio regionale. Il 15 novembre era stata la volta dell'elezione di Filippo Mancuso a presidente dell'Assemblea (e dell'ufficio di presidenza) e della convalida degli eletti, tra poco meno di una settimana gli occhi saranno puntati sull'assestamento di bilancio e sul programma di governo di Roberto Occhiuto.
Siamo ancora nella fase degli atti 'obbligatori'. La presentazione delle linee guida della nuova Amministrazione regionale da poco insediatasi è un adempimento previsto dallo Statuto anche se, ovviamente ci sarà un certo margine politico. Del resto il programma del presidente della Giunta definirà gli obiettivi dell'esecutivo targato Roberto Occhiuto ed è quindi per antonomasia un provvedimento 'politico'. Dopo una partenza piuttosto slanciata (composizione della Giunta entro i termini e soprattutto nomina flash da commissario ad acta della Sanità) si vive una fase di transizione, nel senso di un momento in cui la macchina burocratica della Cittadella (che è in attesa dell'individuazione dei direttori generali dei dipartimenti) debba completare quelle 'azioni preparatorie' prima di arrivare a qualcosa di più visibile. Sulla sanità, in attesa che il neo sub-commissario Maurizio Bortoletti prenda dimestichezza con l'ambiente regionale, va ancora definito il piano di azione. Nel frattempo restano nel limbo i commissari straordinari delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere, fermi alla promessa di 'valutazione' fatta dal presidente-commissario qualche settimana addietro.
L'assestamento di bilancio, come annunciato dallo stesso Occhiuto, serve per evitare l'esercizio provvisorio e dunque adottare il previsionale triennale entro l'anno (peraltro in Giunta è stato anche approvato il DEFR, il documento di economia e finanza regionale). La manovra, dalla natura prettamente tecnica, ammonta a circa "20,1 milioni di euro. Tale maggiore disponibilità deriva in gran parte da risparmi di spesa (circa 17 milioni di euro) e in misura nettamente minore da maggiori entrate (3,01 milioni circa)". Tra le minori spese, quasi 11 milioni sono il frutto del risparmio successivo alla rinegoziazione del rimborso delle rate del debito sanitario dopo l'accordo con Cassa depositi e prestiti. In ogni caso, i 20,1 milioni di euro saranno impiegati 'prudenzialmente' per: "euro 11.775.056,60destinati a fondo per rischi legali, sostanzialmente necessari per fare fronte al contenzioso con lo Stato per la mancata erogazione delle somme anticipate dalla Regione per la realizzazione dei lavori di completamento della Diga
Esaro-Cameli; euro 4.715.213,03 destinati a tutelare ulteriormente gli equilibri di bilancio e fare
fronte ad eventuali misure correttive conseguenti al Giudizio di Parifica della Corte
dei Conti sul Rendiconto 2020". E ancora altri 2 milioni per far fronte a pignoramenti presso il Tesoriere e circa 1,2 milioni per riconciliare debiti e crediti della Regione rispetto a società partecipate.
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