Costruire per battere la destra a Catanzaro

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Sabatino Nicola Ventura
  30 novembre 2021 12:34

Due importati e autorevoli personaggi delle professioni e della politica calabrese e catanzarese, collocati nel centrosinistra, hanno dichiarato una loro disponibilità ad un’eventuale candidatura a Sindaco della città. Si tratta dell’avv. Aldo Casalinuovo, del prof. avv. Valerio Donato, se pure con delle differenziazioni, hanno manifestato un loro interesse, una sensibilità.

L’avv. Aldo Casalinuovo dichiara: “Iniziamo col dire che, pur confermando l’indiscrezione sul mio conto nel senso di qualche ragionamento che si è fatto in merito, per cultura e formazione non amo le autopromozioni. Certo sono molto interessato al destino della mia città. E non disdegnerei affatto di impegnarmi per vederla riemergere in tutta la sua bellezza, dando impulso alle tante potenzialità allo stato purtroppo inespresse che ha, ma nell’ambito di un ragionamento ampio e condiviso. Partecipo, però, al tavolo del centrosinistra (il nuovo secondo la dizione attuale, ndr) che al di là della mia persona va allargato sempre di più considerato come non basti una collezione di sigle a ottenere i numeri sufficienti per poi andare effettivamente a governare. Comunque sia, l’emergenza è, e resta, Catanzaro che è a un punto morto. E nel caso il mio profilo fosse ritenuto il migliore, ribadisco: non esiterei a fare un passo avanti. Anzi. Ma serve, ripeto anche questo, una convergenza molto ampia. Perché nessuno può vincere o, anche se riuscisse a spuntarla, essere poi efficace nell’assolvere un compito tanto gravoso, pur se stimolante, da solo.

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Il prof Valerio Donato: “A ogni tornata elettorale apprendo di essere un probabile candidato. Non discuto che i rumors ci siano. Soltanto che dopo, ed almeno finora è stato così, a me proposte concrete da chi fa circolare, ventilandola, l’idea di volermi coinvolgere non ne arrivano. Non sono quindi nelle condizioni di affermare se accettassi o meno, semplicemente perché un invito a svolgere un mandato così delicato va formalizzato con tanto del progetto specifico. È questa infatti l’unica base su cui si potrebbero fare valutazioni sensate. Cosa impossibile, mancando la benché minima interlocuzione in tal senso. Ecco il motivo per cui non posso rispondere a una domanda del genere. Non sarebbe serio. Unico aspetto da mettere in rilievo ora semmai un giorno dovesse concretizzarsi qualcosa, è relativo alla mia appartenenza al campo della sinistra che mi spingerebbe a prendere in considerazione proposte provenienti da certe direzioni e non da altre. Fermo restando i rapporti di amicizia e la logica del confronto, per me imprescindibile, con chiunque, a prescindere dalla sua estrazione politica”.

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Un’altra autorevolissima personalità, l’’On. Agazio Loiero ha offerto la disponibilità a contribuire alle scelte: “No, grazie”. “Non posso negare che una richiesta in tal senso sia arrivata, ma va rubricata alla stregua di una “chiacchiera estiva” e nulla più. La cosa è insomma saltata fuori da parte di più persone, che hanno voluto sondare la mia disponibilità. Ma io, pur essendone lusingato ritenendo come amministrare la propria città sia l’incarico più bello e stimolante che ci possa essere, ho replicato di non essere dell’avviso di assumere un incarico così gravoso. Discorso diverso sarebbe invece contribuire alla scelta di una personalità di alto profilo, qualità e competenza. Qualcuno in grado di sobbarcarsi, e svolgere al meglio, un lavoro immane. Credo, a riguardo, di non esagerare se parlo di una situazione di emergenza per il capoluogo, tale da richiedere misure drastiche. E mi consenta a tal proposito una citazione storica relativa al dictator, figura peculiare della Repubblica romana. Un magistrato straordinario eletto dal Senato in circostanze particolari, che non poteva durare in carica più di sei mesi. Ecco alla Catanzaro di oggi servono insomma misure drastiche per invertire la rotta. E se io potrò dare una mano, insieme ad altri, per suggerire un percorso, non mi tirerò indietro. Lo dovrei e lo vorrei fare per una terra che amo immensamente, ora bisognosa di un intervento deciso e quanto più possibile celere e fruttuoso”.

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Le brevi dichiarazioni rilasciate, che ho riportato, sono più che sufficienti per svolgere un qualche ragionamento; se pure schematico.

Possono le tre personalità non essere parte fondamentale di un tavolo decisorio, se pure insieme ad altri, come dice il Presidente Loiero? Io aggiungerei, con altre presone prestigiose ed autorevoli, riconosciuti dalla città.  Certamente non escludendo chi già al tavolo è impegnato in un lavoro difficile per realizzare la coalizione dei progressisti, che dovrà confrontarsi contro la coalizione della peggiore destra dalla fine del fascismo. Ma anche, eventualmente, contro espressioni del populismo schierato contro tutti e tutto.

Penso che la disponibilità di Loiero dovrà essere immediatamente colta. Per primo dal PD, esaltandola. Ma anche la disponibilità già dichiarata, ma ad oggi ignorata, da altre importanti personalità della città. Bisognerà chiamare donne e uomini per contribuire a decidere, nell’ambito di un progetto inclusivo; soprattutto chi ha grande esperienza politica, professionale, imprenditoriale, e i tanti giovani di qualità, ma pure chi ha dato prova candidandosi alle regionali col centrosinistra, di essere stimato anche attraverso il consenso elettorale ricevuto.

Domando: il Partito Democratico ha chiesto, attraverso il Commissario Regionale (si tratta del Capoluogo di Regione), il parlamentare della città, i suoi Consiglieri Regionali della Circoscrizione e il Coordinamento Cittadino un incontro al Prof. Valerio Donato e all’Avv. Aldo Casalinuovo? Se non è stato fatto bisognerà correre subito ai ripari. Ma se non s’intende farlo sarà necessario che spieghi il perché.

Il Partito Democratico, dovrà inoltre, ritengo, promuovere con urgenza un incontro con i rappresentanti locali di tutte le forze politiche che in Parlamento non stanno con il centrodestra, per concordare un programma, una linea di condotta per meglio contribuire unitariamente al lavoro del tavolo della coalizione.

Le prossime elezioni a Catanzaro dovranno assumere un valore che vada oltre i confini di una disputa cittadina; proprio per il ruolo che ha la città. Mi piacerebbe molto che si lavorasse per realizzare, ad esempio, nei primi di gennaio, una grande iniziativa pubblica unitaria con i massimi dirigenti nazionali del PD, di Art. 1, di 5stelle, di Italia Viva, di Azione, di Sinistra Italiana, di movimenti nazionali e locali, che stanno fuori dal centro-destra. Sarebbe un forte segnale politico anche per le convergenze nazionali e una grande iniezione di fiducia alle forze e alle persone impegnate a Catanzaro ed in Calabria per il cambiamento; ma anche un messaggio a tutta la Regione: da Catanzaro si riparte per riconquistare la Calabria.

Sabatino Nicola Ventura     

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