Covid, Larussa (Anaao): "Ora basta. I medici dipendenti hanno già dato"

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  08 luglio 2022 16:21

Dura nota di Filippo Larussa, componente dell'esecutivo nazionale dell'Anaao Assomed, rispetto all'attuale stato dell'emergenza Covid e a possibili misure con ricadute sul personale medico. La riportiamo integralmente. 

"I dirigenti medici e sanitari sono stufi di essere il capro espiatorio di gravi errori di valutazione e gestione della pandemia compiuti a livello centrale. Da un lato c’è stato l’intempestivo termine della positiva esperienza delle USCA, cui la Regioni stanno rimediando a macchia di leopardo o attraverso l’istituzione di UCA o proroghe contrattuali per un paio di mesi effettuate con risorse proprie. Dall’altro un generalizzato via libera senza alcuna misura di contenimento dell’infezione, come l’abolizione dell’uso delle mascherine al chiuso, escluso gli ambienti di lavoro e in quelli sanitari. Di fatto si può stare senza mascherina negli assembramenti, tenendo conto che le raccomandazioni non hanno alcuna forza poiché non supportate da sanzioni in caso di violazione. Tutto questo non può ripercuotersi sui medici che in queste ore, per effetto di alcune circolari o provvedimenti annunciati, stanno subendo l’imposizione di una serie di obblighi. Dall’attivazione di nuovi reparti alla creazione di nuove sezioni dedicate per curare pazienti Covid positivi all’interno delle varie unità operative fino all’obbligo di vaccinazione con la seconda dose di richiamo. Queste misure comportano soltanto ulteriori sforzi organizzativi da parte dei medici. Peraltro, ricordiamo sulla somministrazione di una seconda dose booster, come i più recenti studi mettano in dubbio possa effettivamente opporsi alle infezioni al momento prevalenti (Omicron 3 e Omicron 5). Non è negando a decine di migliaia di medici la possibilità di fruire di già limitate ferie (7-10 giorni) durante il periodo estivo che si risolveranno i problemi. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi. E allo stesso modo non si può richiedere soltanto ai medici e agli operatori sanitari il mantenimento degli stessi standard assistenziali garantiti durante la quarta ondata, nella primavera del corrente anno. Invitiamo il governo a concordare con le organizzazioni sindacali provvedimenti che realmente abbiano efficacia per contenere gli effetti prodotti dalle scelte scellerate di maggio, assunte sulla scorta di proiezioni epidemiologiche assolutamente disattese ed evitando un profluvio di atti ( ordini di servizio all'impazzata, revoca ferie, richiami dal congedo) che rischierebbe di aumentare lo stress e il disagio lavorativo della classe medica, che è composta da eroi ma non da martiri. Non si può chiedere flessibilità di impiego soltanto ai medici ospedalieri ad agosto quando il resto degli uffici pubblici è operativo al 70% e il resto gode delle ferie estive, a cominciare dal ministro Brunetta. Si inizi a rendere di nuovo obbligatorio l'uso delle mascherine FFP2 al chiuso, e ai abbia il coraggio limitare ammucchiate selvagge ed incontrollate in 'irrinunciabili' eventi musicali. Solo dopo si chiedano ulteriori sacrifici a chi da 3 anni è  sotto pressione e non ha mai rifiatato"

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