Csm di Girifalco, Codacons alla Corte dei Conti: “Si valutino danni e responsabilità”. Esposto anche al commissario

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Francesco Di Lieto (Codacons)

Quello che in questa sede appare doveroso segnalare è come l’intera struttura di Girifalco sia di proprietà pubblica. Di contro per i locali di Montepaone l’Asp di Catanzaro deve pagare ben 67 mila euro ogni anno.

  03 dicembre 2020 09:15

di MASSIMO PINNA

Il Csm di Girifalco, aperto per un solo giorno alla settimana in una struttura di proprietà dell’Asp, mentre la sede di Montepaone lavora a piena regime in dei locali in affitto, al centro di un esposto alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti della Regione Calabria presentato dall’avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, sulla base di un servizio pubblicato su La Nuova Calabria.

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Un esposto trasmesso anche alla Procura della Repubblica di Catanzaro e al commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo. Alla Procura, affinchè “proceda per ogni fattispecie di reato che sarà ravvisato”, e a Longo, “per pretendere ogni e più opportuno chiarimento contabile”.

“Notevole clamore mediatico - si legge nell’esposto - ha destato l’inchiesta giornalistica afferente il Centro di Salute Mentale di Girifalco (Catanzaro). “La struttura – riporta Di Lieto - da decenni è ormai al centro di un clamoroso, per quanto incredibilmente silente fenomeno di depauperamento continuo dei servizi sanitari del territorio”.

Il centro di salute mentale fino al 2000 forniva assistenza sul territorio, mettendo a disposizione circa 30 unità tra medici, educatori e personale sanitario. Dal 2000 è cominciato un lento ma inesorabile declino. L’ASP di Catanzaro, infatti, ha deciso di creare una sede in Montepaone. Tanto che, oggi, l’ambulatorio del centro di salute mentale di Girifalco è aperto al pubblico soltanto un giorno alla settimana. “Ovviamente glissiamo – continua Di Lieto - sul diniego dei servizi sanitari sul territorio e, conseguentemente, il sovraffollamento delle strutture centrali. Quello che in questa sede appare doveroso segnalare è – denuncia - come l’intera struttura di Girifalco sia di proprietà pubblica. Di contro per i locali di Montepaone l’Asp di Catanzaro deve pagare ben 67 mila euro ogni anno”.

“Alla luce dell’enorme debito sanitario regionale e, quindi, dell’Asp di Catanzaro appare - afferma - una scelta davvero scellerata…se non peggio”. Pertanto, “riteniamo doveroso chiedere l’intervento della Corte dei Conti affinché approfondisca e valuti se sussistano gravi irregolarità in siffatti comportamenti nonchè se sussista un danno erariale".

"Ciò premesso con il presente esposto si chiede che l’Ill.ma Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti della Regione Calabria voglia avviare un’istruttoria volta a stabilire se sia effettivamente sussistente ed a quanto ammonti il danno erariale ed a quali soggetti sia eventualmente ascrivibile la responsabilità nella produzione del suddetto danno. In caso di ritenuta sussistenza dei suddetti elementi, si insta affinché venga promosso – conclude - giudizio contabile nei confronti dei responsabili”.

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