Al termine della presentazione del Rapporto nazionale delle prove Invalsi 2025, tenuta alla Camera dei Deputati, il Segretario Nazionale UGL Scuola nonché componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, Ornella Cuzzupi, ha sottolineato l’importanza dei dati scaturiti e le indicazioni da trarre in merito alle azioni messe in essere per la scuola in questi mesi.
“C’è poco da discutere. I dati dimostrano che la strada tracciata in questi mesi è quella giusta. Il calo della dispersione scolastica esplicita è un dato di fondamentale importanza così come le risposte positive giunte attraverso specifiche iniziative quali Agenda Sud e lo stesso Decreto Caivano sono elementi che indicano quanto sia stato importante incidere in maniera diretta attraverso azioni mirate e coinvolgendo attivamente tutti gli attori impegnati, siano essi docenti, alunni, famiglie”.
Ma il Segretario Cuzzupi, anche alla luce della propria esperienza di analisi dei fenomeni di criticità sociale, affronta i temi in questione con un preciso taglio realistico.
“Che la scuola sia l’officina che forgia il futuro del Paese è un qualcosa che diciamo da sempre, ora che si ha la possibilità di affrontare seriamente e con idonei strumenti la complessità di una società sempre più articolata è una circostanza che non si può e non si deve perdere. La personalizzazione dell’insegnamento teso ad elevare il livello medio di scolarizzazione, il migliorare la capacità di espressione e comprensione della nostra lingua, l’obiettivo di avere competenze sempre più valide al termine del ciclo degli studi sono elementi che servono ad omogenizzare la realtà sociale in un’ottica di inclusione e comprensione reciproca. In questo quadro, l’interesse mostrato verso le periferie e le criticità che esse esprimono (ben venga anche Agenda Nord), il dichiarato impulso verso l’assunzione di nuovi docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri, deve corrispondere ad alcuni obiettivi paralleli".
"Una decisa stabilizzazione dei precari in modo che si vada al superamento di una serie di anomalie che rischiano di limitare i risultati conseguibili; l’adeguamento delle strutture scolastiche ad un minimo garantito da individuare e sul quale agire con determinazione; la formazione continua dei docenti e da una decisa azione per arginare il disagio giovanile. In questo modo la stessa, fondamentale, personalizzazione dell’insegnamento diventa un qualcosa di tangibile per gli studenti che vedranno, concretamente, l’istituzione impegnata ad offrire loro la possibilità di un degno futuro. I giovani oggi hanno dannatamente necessità di fatti tangibili che possano smantellare i facili pessimismi. In questo modo il percorso educativo si rivelerà un vero e proprio abito sartoriale così come auspicato da un Ministro che noi incitiamo a proseguire sulla strada intrapresa”.
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