Dispersione scolastica, il ministro Valditara presenta "Agenda Sud": "Più docenti, maggiori stipendi"

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  09 giugno 2023 15:53

di FRANCESCO IULIANO

“Partire dalla Calabria è un gesto di grande attenzione verso questa terra straordinaria che ha straordinarie opportunità. Partire dalla Calabria per lanciare un segnale a tutto il Mezzogiorno ed a tutto il Paese e soprattutto perché è inaccettabile che si continuino a leggere i report dell’Ocse e delle agenzie formative che danno risultati drammaticamente diversi per quelle che sono le performance degli studenti di una parte del Paese e di quelli del Mezzogiorno d’Italia”.

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Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, arrivato questa mattina in Calabria per la presentazione di ‘Agenda Sud’, il piano dedicato a risolvere il problema della dispersione scolastica che al Sud ha numeri che superano quelli delle medie nazionali ed europee.

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All’incontro, allestito nella sala Verde della Cittadella Regionale, hanno partecipato, moderati dalla giornalista Mediaset, Erica Cunsolo, anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e la vicepresidente Giusi Princi.

“Da oggi – ha aggiunto Valditara – inizia un percorso per dare una opportunità di successo formativo ai giovani, in particolare ai giovani del Mezzogiorno. Il Pnrr già interviene in modo importante con risorse. Noi oggi andiamo oltre, intendiamo dare una visione ed una strategia che finora è mancata andando ad affrontare le tematiche che danno luogo a dispersione esplicita e implicita. Partiremo con una sperimentazione che coinvolgerà da subito 150 scuole nel Mezzogiorno ma stiamo lavorando per aumentare questa platea trovando altre risorse. Le scuole saranno individuate grazie all’Invalsi sulla base di dati oggettivi, la dispersione, l’abbandono in corso di anno, le assenze, la fragilità nei risultati dell’apprendimento e il contesto socio economico. Questa sperimentazione – ha proseguito – durerà due anni, dopodiché la vorremo estendere progressivamente a tutte le realtà del Mezzogiorno con fragilità”. 

Dieci i punti del piano presentato dal ministro che avrà una durata di due anni: mettere al centro gli studenti con orientamento e personalizzazione; aumentare la didattica laboratoriale, superando il paradigma dell’insegnamento basato sulla lezione frontale; scuola aperta tutto il giorno, attività extracurriculari e anche nel periodo delle vacanze; più docenti, potenziamento dell’organico, almeno quattro docenti in più per scuola. Stipendi aumentati ai docenti che svolgono incarichi aggiuntivi; formazione dei docenti e coinvolgimento delle famiglie; supporto alle scuole da parte di Invalsi, per monitoraggio e analisi dei dati; promuovere il tempo pieno, aumentare il tempo scuola, investire sulle mense scolastiche; favorire attività sportive, investire sulle palestre scolastiche; valutazione dell’impatto di replicabilità dei territori.

Nel corso dell’incontro è stato, altresì, presentato l’Osservatorio regionale istruzione e diritto allo studio con l’obiettivo di avere dati aggiornati sul tema della dispersione scolastica in alcuni territori regionali grazie alla georeferenziazione, che permetterà di programmare interventi mirati.

A questo proposito il ministro Valditara ha detto che “da novembre del 2022 ad oggi, per le regioni del Mezzogiorno, abbiamo autorizzato e sbloccato 77,9 milioni per le palestre scolastiche, 608 milioni per la messa in sicurezza, 4.0 694 milioni per la scuola, 255,8 milioni per la dispersione scolastica, 300 milioni per le Stem, 180 milioni per la formazione del personale scolastico, 464 milioni per Its. In totale più di 2 miliardi e mezzo”.

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