Don Francesco Cristofaro ai ragazzi: “Il no non vi rende deboli”

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  20 luglio 2025 13:09

In questi giorni, nel piccolo borgo di Simeri, la parrocchia Santa Maria Assunta, guidata dal parroco Don Francesco Cristofaro, vive giorni intensi di animazione e preparazione alla festa del santo patrono San Sebastiano Martire. 

Particolare attenzione viene dedicata ai bambini e ai ragazzi della comunità con le mattine del Grest.
“Per un mondo migliore: rispetto, amicizia e inclusione“ è la tematica di questa edizione.

“Non è una grandissima comunità in termini numerici, quella del borgo di Simeri. Conta però una quarantina di bambini e ragazzi. Vederli tutti insieme, mentre giocano, si divertono, urlano, cantano ma anche riflettono su temi delicati e si ascoltano tra di loro, riempie il cuore di gioia e di speranza”, ha detto Don Francesco. Posso contare su un meraviglioso gruppo di animatori e di famiglie molto attente e vicine alla realtà parrocchiale”.

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“Nel borgo la chiesa rimane il principale centro di aggregazione - continua il sacerdote. Non abbiamo locali idonei ma possiamo contare sulla generosità dell’Amministrazione Comunale che puntualmente ci apre le porte e ci consente di fare le nostre attività negli spazi pubblici “. Non è mancato il messaggio di saluto del sindaco Davide Zicchinella e del Vice Sindaco Giusy Pugliese.

Quest’anno il Grest termina il 22 luglio con un finale davvero a sorpresa per tutti i partecipanti. Uno dei momenti forti di questi giorni già trascorsi, è stato il laboratorio di teatro per i ragazzi delle scuole medie, portato avanti dal commediografo Mario Sei e sua moglie Simona Amodeo, da Don Francesco e Michele Sanzo. 

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I ragazzi hanno dato il massimo tirando fuori i loro talenti, spesso nascosti e palesando i loro progetti da grande e, allora, abbiamo scoperto che qualcuno vorrebbe fare il medico, qualche altro insegnare o diventare carabiniere e qualche altro ha detto di non sapere cosa voler fare. Sono stati portati a immedesimarsi in alcune scene della vita quotidiana o di imprevisti che possono capitare ogni giorno. “Qualcuno vi dirà che quello che voi avete detto non vale nulla, vi diranno che non valete nulla, - ha ribadito don Francesco - lo hanno fatto anche con me tante e tante volte quando avevo la vostra stessa età, ma voi non lasciatevi condizionare dalle loro parole. Non dovete dire sì per piacere all’altro o per entrare a tutti i costi nelle loro cerchie. Non dovete fare le cose perché le fanno gli altri. Entrare in un tunnel buio e’ un attimo. Uscirne poi richiede più tempo e, a volte alcune scelte possono portare anche alla morte. Il no non vi rende deboli ma vi fa più forti e vi rende unici. Sappiate dire no quando vi propongono qualcosa che uccide la vostra gioia”. 

Oggi i contesti di violenza tra i giovani sono in allarmante aumento. 
“Quando di fronte hai una platea di adolescenti che si affacciano alla vita, tra mille domande, mille dubbi, mille insicurezze,  - ha detto Mario Sei - sai che ogni parola che pronunci assume un significato importante per loro. Davanti a te la scelta di tacere o di affrontarli, raccomandando loro di essere fieri di se stessi, di guardare dritto negli occhi di chi ti sta parlando. Avere la forza di saper dire di no a chi sta regalando sogni, guadagni facili, dire di no a chi fa scelte facili per poi rilevarsi le più difficili. In un mondo fatto di mille pericoli bisogna affidarsi al buon senso, al discernimento, fare appello alle proprie origini, alla propria educazione e scegliere di distinguersi anche a costo di sembrare anacronistici, non convenzionali e solo allora si potrà dire di essere davvero liberi”.

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“Non abbiate paura di parlare con i vostri genitori - ha esortato Michele Sanzo - loro sono dalla vostra parte. 
Anche i più piccoli hanno trattato le stesse tematiche attraverso la lettura di alcuni audio libri. I momenti guidati dalle insegnanti e animatrici Maria Primo e Francesca Scalise hanno fatto emergere come le parole sono importanti ma devono essere sempre accompagnate dai gesti e dalle nostre testimonianze per avere significato vero.

E poi, tanti giochi curati da Fabiola Assisi, Maria Teresa Cosco, Valentina Parro’, Maria Flora Rubino, Maria Francesca Gatto, Rita e Carmela Primo.
E poi la “cena in rosso” il 23 luglio al termine della Santa Messa. Per la prima volta la comunità parrocchiale vivrà questo momento di aggregazione.  Oltre 150 iscritti. Una cena preparata dalle famiglie della comunità e tutti dovranno essere vestiti in rosso, il colore del martirio di San Sebastiano.

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