"Lo sdegno per avere la Regione depotenziato la sanità pubblica e privata del capoluogo della Calabria, vanificando le aspirazioni di Catanzaro che, vantando un rilevante patrimonio di competenze scientifiche, credeva possibile diventare la città della buona sanità e della ricerca scientifica, è la parte meno grave di questo delitto politico ai danni del Sistema sanitario territoriale. Nelle mie osservazioni non c'è alcun rigurgito di campanilismo, tant'è che non è in discussione il dinamismo innovativo dell'Unical, incluso il diritto di Cosenza ad avere, acquisita la facoltà di medicina, il connesso Policlinico, sebbene nel rispetto della legislazione vigente, posto che il progetto di legge di Occhiuto è stato considerato tecnicamente sbagliato dagli stessi uffici del Consiglio regionale. Ciò che però è grave è che la Regione e il commissario Occhiuto si siano mossi, in un settore rilevante come la sanità, senza una strategia politica unitaria e ossequiosa delle attese di tutti i territori. Agendo invece a strappi, ossia indebolendo la facoltà di medicina dell’Umg, bloccando gli effetti della costituzione dell'Azienda Dulbecco (primo fra tutti la realizzazione del secondo pronto soccorso), lasciando nell'incertezza le risorse per il nuovo Ospedale di cui in 4 anni non si è riusciti a dare convincenti riferimenti, e adoperandosi per cancellare l’eccellenza cardiochirurgia di Villa Sant’Anna, è stato messo in chiaro un disegno politico che, di fatto, ha sacrificato la sanità di Catanzaro, al punto che Occhiuto è considerato il presidente che in soli 4 anni ha inflitto colpi durissimi a una storia sanitaria lunga nel tempo e assai prestigiosa. Se si aggiunge che in 4 anni la Regione non ha fatto nulla per ridare all'area centrale della Calabria la possibilità di agganciare una prospettiva realistica di sviluppo, con cui superare le tante criticità e bloccare le spinte centrifughe che connotano negativamente il sistema regione, si comprende la miopia progettuale del centrodestra appiattito sugli interessi politici dell'Uomo solo al comando. Perciò ribadisco che per l'intera area baricentrica ridare fiducia all'onorevole Occhiuto sarebbe un gesto illogico e autolesionistico".
Così in una nota il candidato al Consiglio regionale Francesco Pitaro.
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