Ex Cinema Orso, la Lega Catanzaro contro Fiorita: "Intervenga, un flop la sua visita a Lido"

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  30 ottobre 2023 12:51

"Dopo un'intera estate in cui ha ignorato il quartiere marinaro del capoluogo, il sindaco Nicola Fiorita ha fatto capolino a Lido per una riunione di “Via col Vento” registrando un clamoroso flop. Solo quattro gatti, nel massimo rispetto dei pochi partecipanti, hanno assistito alla sua ennesima e ripetitiva elencazione di fake news politiche. Nel frattempo i consiglieri comunali e i militanti della Lega hanno effettuato un democratico sit-in davanti alla sede dell'ex Cinema Orso, nel pieno centro storico della Marina. Al sindaco Fiorita, giunto con il suo capo di gabinetto per un saluto non programmato, è stato fatto presente come la struttura fatiscente dell'ex Orso costituisca un serio rischio per la popolazione, e che peraltro ci si trova di fronte a un'evidente occupazione di suolo pubblico rispetto alla quale occorre applicare le norme di legge. Il sindaco Fiorita, com'è suo solito, non ha dato risposte chiare e convincenti, per cui i consiglieri comunali della Lega attiveranno tutte le leve politico-burocratiche per reclamare interventi risolutivi. Il breve incontro è servito alla Lega per riassumere le principali emergenze del quartiere e delle diverse aree periferiche della città capoluogo, rimarcando al primo cittadino l'inconsistenza amministrativa della sua Giunta".

Così in una nota il gruppo Lega in seno al Consiglio comunale di Catanzaro. 

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"Il flop dell'incontro promosso da “Via col Vento” dovrebbe far riflettere Fiorita e i suoi assessori: le periferie non hanno bisogno di chiacchiere o di fake news politiche, né di passerelle o di rivendicazione di meriti inesistenti, ma pretendono fatti. La Lega contesta all'amministrazione Fiorita di non avere visione strategica, di non essere in grado di programmare politiche pubbliche all'altezza delle emergenze e delle ambizioni del Capoluogo, di avere una visione molto classista ed elitaria della società catanzarese. Ne è un esempio la proposta di “deportazione” (lo si afferma in modo ironico) di un centinaio di studenti universitari in quel centro storico che è l'emblema del tradimento epocale dell'alta borghesia nei confronti di quella stessa città che invece li ha riempiti di onori e di occasioni di crescita personale. Tradimento storico, politico e culturale, perché da decenni questa alta borghesia, cui il sindaco Fiorita appartiene e cui guarda come faro della propria azione, nei mesi estivi e nei week-end di bel tempo ha sempre abbandonato il centro storico per raggiungere le comode ville e abitazioni della costa jonica, peraltro bypassando per scelta la Marina. Questa stessa alta borghesia, che ha privilegiato il tratto costiero tra Copanello e Soverato, ha negato al centro storico una sua dimensione attiva mortificandolo nel ruolo di inospitale dormitorio. Peraltro, questi stessi ceti alto borghesi hanno investito risorse notevoli per acquistare immobili a Roma o nelle migliori città del Nord dove hanno inviato i propri figli per studiare e per realizzarsi, non costruendo alcuna opportunità per il popolo catanzarese, per la gente comune, per i meno abbienti. Il risultato drammatico e tangibile, rispetto al quale Nicola Fiorita non ha saputo guidare alcuna svolta, lo si può leggere nella desertificazione del centro storico dell'antico borgo e nell'abbandono delle periferie, compresa quella marinara che invece ha enormi potenzialità. La sinistra radical chic che ha scelto Fiorita come proprio rappresentante si è alleata con i ceti sociali che hanno drenato enormi risorse, economiche ed umane, verso le ZTL di città più ricche, relegando Catanzaro ad un ruolo di progressiva decadenza. Non è con la “transumanza” forzata di studenti universitari, attratti dalla dimensione umana e ambientale di Catanzaro Lido, che Fiorita e la sua Giunta potranno mutare i destini di un borgo svuotato e privato di ruolo. Ritorneremo su questo argomento con analisi più dettagliate, convinti di rappresentare le esigenze e i bisogni della maggior parte del popolo catanzarese. Alla “transumanza” degli studenti universitari gridiamo “no”, perché è una risposta sbagliata, inutile e fallimentare a una situazione seria che pretende, invece, visioni strategiche adeguate".

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