FenealUil Calabria: "La sicurezza nei cantieri non è un optional, ma un diritto da tutelare"

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  10 ottobre 2025 11:58

"Le recenti operazioni condotte dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco, dal Nucleo Ispettorato del Lavoro e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catanzaro, che hanno portato all’elevazione di sanzioni per oltre sedicimila euro nei confronti di due cantieri della provincia, rappresentano un nuovo e grave campanello d’allarme sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le irregolarità riscontrate — ponteggi montati in modo non conforme, assenza di parapetti, scale non fissate, mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e persino la presenza di un lavoratore non regolarmente assunto — descrivono una realtà che purtroppo, ancora oggi, non è un’eccezione ma una criticità diffusa in molti cantieri del territorio calabrese". Lo afferma Giacomo Maccarone, Segretario generale FenealUil Calabria. 

"Si tratta di fatti che non possono essere sottovalutati. La sicurezza nei luoghi di lavoro non è un adempimento burocratico, ma un diritto fondamentale, un valore che deve essere al centro dell’organizzazione di ogni impresa. Quando questo principio viene disatteso, il rischio non è solo economico o amministrativo, ma umano: si mette in pericolo la vita delle persone, dei lavoratori che ogni giorno salgono su un ponteggio o operano in condizioni spesso difficili.

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Le imprese, poi, possono usufruire delle visite tecniche di cantiere offerte dai nostri Enti Bilaterali, che hanno una funzione esclusivamente di consulenza e non ispettiva. Si tratta di un importante strumento di supporto per le aziende, volto ad aiutarle a operare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, prevenire eventuali sanzioni e migliorare la gestione della sicurezza nei cantieri.

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Come FenealUil Calabria siamo da tempo impegnati nella campagna Zero morti sul lavoro e non possiamo che esprimere preoccupazione e indignazione di fronte a episodi di questo tipo. Allo stesso tempo, riconosciamo l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dagli organi ispettivi, che con impegno e competenza continuano a presidiare un ambito tanto delicato. Tuttavia, i controlli, per quanto necessari, non possono bastare da soli. Occorre un’azione strutturata e continua, che unisca repressione e prevenzione, sanzione e formazione.

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È necessario che le istituzioni, gli enti ispettivi e le organizzazioni sindacali lavorino insieme per costruire una cultura della sicurezza che parta dalla consapevolezza, dalla responsabilità e dal rispetto delle regole. Servono più ispettori, più risorse, ma anche un sistema di incentivi per le imprese che investono in sicurezza e formazione. Allo stesso tempo, chi viola la legge deve sapere che sarà sanzionato in modo serio e immediato: non può esserci alcuna tolleranza nei confronti di chi risparmia sulla pelle dei lavoratori. La sicurezza non è un costo, ma un investimento nel futuro della nostra regione e nella dignità di chi lavora". 

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