Figc. Al Centro Tecnico Federale la visita del presidente Gabriele Gravina. Esposta al pubblico la Coppa Europa

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images Figc. Al Centro Tecnico Federale la visita del presidente Gabriele Gravina. Esposta al pubblico la Coppa Europa

  27 settembre 2021 21:01

di FRANCESCO IULIANO

E’ arrivata a Catanzaro la Coppa Europa vinta lo scorso luglio dalla Nazionale di Roberto Mancini.  Dalle 13 di oggi è stata esposta nella sala congressi del Comitato regionale della Figc, in via Contessa Clemenza.

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In molti, tifosi e curiosi che si sono messi in fila per una foto ricordo.

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Il trofeo europeo è arrivato a Catanzaro accompagnata dal presidente della Figc Gabriele Gravina che, a partire dalle 15,30, ha avuto una serie di incontri. Si è iniziato con quello con la stampa locale per finire con la riunione istituzionale con la struttura federale regionale.

In apertura, il presidente regionale della Federazione, Saverio Mirarchi ha evidenziato il momento positivo del calcio italiano, richiamando l’attenzione sulla necessità di sostenere il calcio del territorio. “Sono onorato di ospitare il presidente Gravina che ha scelto di venire in Calabria e di portare con sé la coppa Europa. E’ bastato poco, giusto il tempo di  arrivare dall’aeroporto alla sede del Comitato, per apprezzare che il presidente Gravina si è reso disponibile ed attento ad apprendere quelle che sono le problematiche e le criticità del nostro territorio non solo per forma ma anche per sostanza. Sono convinto che in futuro, come ha già fatto, prestaerà attenzione alla nostra terra”.

A stimolare il presidente federale a realizzare queste “incursioni territoriali” (così le ha definite), “soprattutto la voglia e la necessità di conoscere ed andare in contro alle esigenze del territorio, cercando di conoscere quelle che erano le problematiche già esplose ed amplificate dalla recente pandemia. Mi sento come uno studente che la mattina va a scuola per apprendere e poi, ritornando a casa, si siede per fare i compiti”.

Tanti i temi trattati nel corso dell’incontro con la stampa. Si è parlato di riforma dei campionati, di proprietà straniere, di deroghe sulle multiproprietà e sugli scambi, di aiuti di Stato al sistema calcio.

 

Sulla necessità di riformare il calcio, Gravina ha ricordato che la riforma del calcio italiano deve passare, inevitabilmente, dalla riforma dei campionati. “Ma se la riforma dei campionati la riduciamo ad essere una semplice operazione matematica, allora non c’è bisogno  dell’intervento del Consiglio federale ma di un ragioniere o di un uomo di buon senso. Non è la mia riforma. Quella che ho in mente è una riforma culturale”.

Gravina poi, stimolato dalle domande dei cronisti, ha risposto su temi come le multiproprietà e gli scambi di calciatori. “Con la Salernitana è già stato tutto deciso.  Ora ci manca da definire le situazioni tra Bari, Napoli, Verona e Mantova. In futuro vi assicuro che non ci saranno situazioni ambigue. Ripristineremo i principi contenuti nello statuto federale e si andrà avanti per quella strada”. 

Sugli aiuti di Stato al sistema calcio Gravina, ha detto che «dallo Stato non vogliamo soldi, vogliamo solo gli strumenti tecnici legislativi per autodeterminarci.

 

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