Intervista al componente (calabrese) del Consiglio Superiore della Magistratura intervenuto in un evento a Catanzaro organizzato dall'Umg
01 ottobre 2021 17:55"Ci sono molti aspetti di positività in quella riforma. Come Consiglio Superiore della Magistratura abbiamo avuto modo di evidenziare alcune criticità che io penso siano in parte rimaste. Riguardano due i profili: uno è quello relativo all'indirizzo dei criteri all'esercizio dell'azione penale con provvedimento legislativo e il secondo, quello che ha creato maggiori discussioni, è quello della improcedibilità, che significa sostanzialmente per i gravami di appello e Cassazione aver stabilito dei limiti temporali piuttosto ristretti. Due anni per l'appello e uno per la Cassazione decorsi i quali il processo si estingue. In effetti, rispetto al processo penale c'erano sollecitazioni dell'Unione Europea sul secondo grado di giudizio. La richiesta non era certo di tagliare i procedimenti ma di ridurre i tempi di celebrazioni". E' quanto dichiarato dal componente del Csm Fulvio Gigliotti in occasione di un evento di formazione, organizzato dall'Umg di Catanzaro, al complesso San Giovanni.
Sui correttivi ai termini dell'improcedibilità introdotti per alcuni reati particolarmente gravi, Gigliotti ha detto: "Su alcuni di questi si potrebbe discutere. Se dipende dalla tipologia del reato o dalla complessità del giudizio in astratto si potrebbe discutere se sia un correttivo ragionevole. La tipologia del procedimento non dipende dal reato ma dalle circostanze in relazione al singolo procedimento. Per lo stesso reato quindi ci può essere un procedimento molto semplice e in un altro è assolutamente più complesso. Trattarli alla stessa maniera potrebbe essere di dubbia ragionevolezza. I correttivi sono stati adottati più per esigenze emerse fra l'opinione pubblica e dal confronto politico. Sul piano tecnico è tutto da vedere se funzionino. Tenuto conto della geografia giudiziaria del Paese. In alcune Corti d'Appello, anche con la possibilità di una proroga transitoria e solo per alcune fattispecie di reato, molto probabilmente non sarà possibile rispettare il termine. Ci sarà un certo numero di procedimenti destinato alla estinzione".
"Il vero problema è l'arretrato - ha proseguito-, cioè i procedimenti da smaltire. Se si vede invece l'indice di ricambio, che misura la produttività, c'è ed è elevata. Aumentando le risorse di personale e di uomini questi problemi dovrebbero essere risolti. Le risorse previste, anche dal Pnrr, sono temporanee. Occorre stabilizzare questa nuova struttura".
E infine un passaggio sulla riforma del sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura. "E' stata istituita una commissione, presieduta dal prof. Massimo Luciani, che ha elaborato delle proposte. Il governo si riserva di aderire più o meno pienamente. Il Csm ha una componente togata, all'interno di quella componente si è verificata una degenerazione del correntismo. Ovviamente le correnti di per sé non sono deleterie, sono luoghi di ritrovo di valori e ideali. Quando le correnti si sono occupate di più della sistemazione in posizioni di vertice piuttosto che di programmi qualche problema si pone. Si deve avere fiducia di uscire da questa fase crisi e consentire il recupero pieno della funzionalità del Consiglio. Già adesso c'è stato un cambio di rotta e la situazione non può che migliorare".
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