Il Consiglio dimentica le pratiche e si esercita nell'analisi del voto delle Europee

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Consiglio comunale Catanzaro 6 giugno

  05 giugno 2019 19:08

di ANTONELLA SCALZI

Slittamenti e ritardi. Consuetudini rispettate anche per il primo Consiglio comunale di giugno che oggi si è riunito in seconda convocazione. Alla prima di lunedì non si era presentato praticamene nessuno, eccezion fatta per il presidente dell’assise, Marco Polimeni, e il gruppo di Fare per Catanzaro. Oggi i lavori d’aula sono iniziati con oltre un’ora di ritardo. Ventisei presenti e quattro i punti su cui l’aula avrebbe dovuto deliberare. Il primo cambio di programma, però, è arrivato pochi minuti dopo la chiama. Ore 12,44 e via con il ritiro della variazione al bilancio di previsione finanziario 2010-2021 e dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione esercizio 2018. Una pratica, questa, da approvare comunque entro il 24 giugno e ritirata per consentire i necessari accorgimenti riferiti a imprescindibili lavori di natura elettrica da eseguire allo stadio Ceravolo. Si tratta di interventi necessari affinché non si verifichino intoppi rispetto all’iscrizione della squadra cittadina al campionato cadetto. Nuova riunione del Consiglio comunale all’orizzonte, dunque.

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Poi la maratona sulle Partecipate del Comune. Sullo sfondo la pratica, poi approvata all’unanimità, riguardante del budget economico e finanziario per l’esercizio 2019. Relazione affidata al sindaco, Sergio Abramo, e, come sempre avviene quando in Consiglio sbarcano temi di questo genere, tanti cittadini tra il pubblico. E la palla è stata subito presa al balzo dall’opposizione con il capogruppo di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, che ha allargato il dibattito portandolo su un terreno squisitamente politico.

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Sullo sfondo le elezioni Europee e ancor prima le Politiche che - secondo Abramo - «hanno annientato la forza del duo Abramo-Tallini». Percentuali snocciolate anche per ciò che concerne la provincia, ma la sua è stata un’analisi immediatamente contestata dal capogruppo di Forza Italia, Luigi Levato. Il numero uno degli Azzurri in Consiglio dà una visione più rosea e comunque più articolata dei dati. Performance difesa anche dalla consigliera dello stesso gruppo nonché vicepresidente del Consiglio Roberta Gallo. Parole - quelle di Costanzo - che però non sembrano scalfire il sindaco. Per Sergio Abramo l’unico dato che emerge sembra essere quello di un elettorato che, di volta in volta, fa scelte diverse».

Di «centrodestra forte» ha invece parlato l’aielliano Agazio Praticò che ha chiesto a gran voce una «coalizione inclusiva». Eppure «il Consiglio è in carica fino al 2022»: questo il dato sottolineato da Filippo Mancuso di Cz con Abramo che ha detto basta alle lezioncine lanciando un’evidente stoccata a esponenti della sua stessa coalizione. D’altronde - come ha sottolineato il capogruppo di Officine del Sud Giuseppe Pisano - «in politica si perde e si vince». Nessun intento di negare i problemi. Anzi. Già proiettato alle Regionali è invece Giovanni Merante del gruppo misto.

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