Il corsivo giallorosso. A Viterbo il Catanzaro "stecca", soltanto un incidente di percorso

di ENZO COSENTINO

Il Catanzaro stecca! A Viterbo le “aquile” non decollano, interrompono il volo e beccano la prima sconfitta di stagione. Brucia, sicuramente ma c’è chi si consola. Fatalismo di facciata di chi dice “prima o poi doveva accadere.” Se così era scritto in qualche libraccio del destino meglio prima che poi. C’è tutto il tempo per riprendere a volare come il Catanzaro ha orami abituato il suo popolo immenso. I motivi della sconfitta? Sarà il leitmotiv quando mister Vivarini e i suoi uomini rivedranno la gara di Viterbo. Una motivazione sia pure contenuta nei limiti dell’ovvio: un calo di tensione. Anche la componente sfortuna (o imprecisione) ha fatto capolino nel Catanzaro. Un pareggio i giallorossi lo avrebbero pouto anche portar via dal campo di una Viterbese per nulla irresistibile. Prima del gol dei padroni di casa il brivido blù su colpo di testa di Brighenti. Se va dentro il pallone certamente non ci sarebbe stata più partita. Il motore giallorosso avrebbe cominciato a girare a pieno regime. Il pallone dell’ex ha piegato le ali delle aquile. Due squadre di caratura diversa. D’oro,nonostante la sconfitta, quella del Catanzaro, di piombo quella viterbese. E nel finale che gran fortuna per il portiere di casa. L’occasione del gol del pareggio giallorosso. E come non poter dire che avrebbe fatto felice l’esercito dei fans giallorossi presenti a Viterbo. Loro ilo dovere l’hanno fatto sino in fondo applaudendo la squadra. Applausi che devono risuonare nella squadra perché d’ora in avanti veramente la guerra continua. E per questa volta nessun dieci e lode ai giallorossi ma anche dopo ventisei giornate di felicità, la ventisettesima  pur far gridare a squarciagola “il Catanzaro c’è”.

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