"La levata di scudi da parte di diversi rappresentanti politici di Catanzaro contro l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cosenza, presentata in Consiglio regionale nei giorni scorsi dai consiglieri di Azione, ci trova perfettamente d’accordo sulla inapplicabilità della stessa per mancanza di presupposti giuridici. Condividiamo, infatti, l’intervento fatto in commissione sanità della nostra consigliera regionale Amalia Bruni quando afferma che detta azienda ospedaliera universitaria può essere istituita solo attraverso la legislazione nazionale. Si tratta insomma di “una legge bandierina” senza alcun risvolto positivo per i cittadini ed il territorio". Così in una nota stampa la sezione catanzarese del Partito Democratico.
"Non è però solo attraverso esasperate reazioni campanilistiche che il problema del diritto alla salute può essere affrontato. Stimolare ed assecondare la solita “guerra tra poveri” è la strada attraverso la quale nascondere le inefficienze e la mancanza di programmazione complessiva della sanità nel territorio calabrese. Il governo regionale prima ha reso possibile, attraverso accordi di comodo, l’istituzione di più facoltà di medicina, dividendo in tanti rivoli un’offerta formativa che deve essere alta e veramente di qualità ed adesso anche “l’impossibile” istituzione di una seconda azienda ospedaliera universitaria.
L’esasperata parcellizzazione che da subito ha caratterizzato la politica regionale, risponde esclusivamente a logiche di presidio del consenso territoriale ma nulla a che vedere con il diritto alla salute, all’offerta di cura della sanità pubblica, alla mancanza strutturale di medici e personale paramedico e alle lunghe liste di attesa che portano ritardi nella diagnosi e nel trattamento, con conseguenze negative sulla salute di tutti i cittadini calabresi.
Solo attraverso una reale presa di coscienza collettiva sarà possibile alimentare un valido dibattito politico ampio e libero da ogni contrapposizione precostituita e quindi capace di coniugare concretamente gli interessi fondamentali dei cittadini e il ruolo della nostra Città quale riferimento sanitario dell'intera regione".
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