Il valore del termine "Fiducia"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Il valore del termine "Fiducia"
Antonio Curcio
  20 gennaio 2021 08:18

La “fiducia” è pur sempre un “bene inestimabile”, per chiunque ed in qualsiasi contesto. Pertanto, sono contento per il governo e, soprattutto, per la persona di Giuseppe Conte. E poi trattasi, pur sempre, di una fiducia che dovrà, per forza di cose, essere sostenuta in futuro da simili pagliacciate.
Spero che Conte possa trovare una soluzione, altrimenti meglio salire al Colle!

Ma la giornata politica è stata molto triste per me, e penso lo sia stata per milioni di italiani! Sono volate parole grosse, parole senza senso, parole che non dovrebbero nemmeno lontanamente avere una qualunque collocazione, all’interno del Senato della Repubblica. Il mondo intero ieri ci guardava: CHE PENA!!

Banner

Qui non si tratta di “destra o sinistra“, si tratta di persone che non hanno il minimo diritto di esprimersi come si sono espresse e, soprattutto, di urlare e sbraitare senza alcun rispetto per il luogo in cui si trovano e per le persone, per il popolo, che deve ascoltare tali loro nefandezze. 

Banner

Se Renzi è un pirla, la Meloni e Salvini non sono degni di rappresentare la destra italiana. Notoriamente… Io non sono un uomo di destra ma, semmai lo fossi - e ciò non sarà mai possibile - mi vergognerei di essere rappresentato da due esseri così volgari, quanto immondi ed ignoranti. 

Banner

È mai possibile che persone - le quali occupano poltrone pubbliche da decenni, pagate con i soldi degli italiani - si permettano di obiettare al presidente del consiglio - da loro squallidamente nominato solo come “avvocato” - il fatto che lui sia solo legato alla poltrona, e faccia tutto quello che ha fatto, per meri interessi personali? NO!

Quando manca la controprova non è possibile, non è giusto ed è invece altresì “vomitevole”, il farsi i belli sempre con le stesse futili ed inutili parole, con mere elencazioni di aspetti politici che non sono provabili, ma sono solo chiacchiere da bar ed evidente propaganda “simil/fascista”, e che sono assolutamente fuori - ribadisco - da qualunque tipo di contro prova pratica: qui andiamo fuori dal campo della “ Vita Reale”.

Perché non siete degni, Meloni e Salvini, di una figura dello spessore umano e professionale, come quella di Giuseppe Conte, e dovreste essere voi, invece, ad andare subito a casa ed anzi direi di andare a lavorare! Di certo non avete nemmeno lontanamente il carisma e la portata di un Silvio Berlusconi, che rimane in molti frangenti, e pur con tutte le sue “umane debolezze”, un signore ed un grande imprenditore.

Non oso nemmeno immaginare la Meloni o Salvini come presidente del consiglio, alla guida del paese, e se fossi costretto a dover scegliere tra il mio voto a loro, oppure “buttarmi giù da un ponte”, sceglierei di certo questa seconda opzione. Povera Italia!

Antonio Curcio

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner