Internet in Calabria: i numeri tra presente e futuro

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  21 gennaio 2021 08:57

Il nostro presente si basa principalmente sull’utilizzo della rete ed è facile prospettare che nel futuro sia ancor più decisivo tale fattore. In alcuni territori internet svolge un ruolo ancor più importante in quanto può portare ad uno sviluppo atteso ormai da diversi decenni. È il caso della Calabria, regione in cui l’utilizzo di internet è alla base per il presente e per il futuro. Pensiamo ad esempio al caso di Reggio Calabria. La provincia calabrese, con un consumo medio di oltre 95 gigabit al mese per linea, si colloca al settimo posto nella classifica delle province italiane per consumo di internet dalla rete fissa TIM. Reggio Calabria segue Napoli, Crotone, Palermo, Prato, Siracusa e Brindisi nella top-ten delle province che generano più traffico, precedendo Foggia, Catania e Taranto.

La diffusione della banda larga

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Sul territorio si sta lavorando alacremente per consentire a tutti di usufruire di una connessione a banda larga. Nello specifico risultano buone le prestazioni di Cosenza e Reggio Calabria, mentre c’è da migliorare a Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

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In linea generale nel nostro Paese ad essere coperto in banda ultralarga – con le reti da almeno 30 megabit al secondo di velocità in download – è il 58% dei numeri civici totali. Dunque a rimanere scoperti sono quattro numeri civici su 10. E tutto questo in un’Italia “sottosopra” in cui le più collegate con questa infrastruttura ultrabroadband (Ngn), sono le regioni del Sud. In testa c'è la Calabria (71% dei civici coperti), seguita da Basilicata (67,9%), Sicilia (67%) e Puglia (66%). Quanto alle aree nere e grigie, si tratta di zone del Paese con un livello di concorrenza buono (sono presenti o ci saranno almeno due reti ad alta velocità) o parziale (una rete) su cui Infratel ha consultato gli operatori per capire punto di partenza e progetti futuri. Risultato: in queste aree al momento risulta collegato in Vhcn (reti ultraveloci, ben oltre quindi i 30 Mbps della tradizionale banda ultralarga) il 23,1% del totale dei civici. Che stando ai piani degli operatori, nel 2022 saliranno oltre il 77% del totale.

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Il primato della Calabria

Il primato della Calabria non va assolutamente sottovalutato. Un primato perseguito da tempo e ottenuto grazie a un primo giro di investimenti del Fondo europeo di sviluppo regionale, pari a 63,5 milioni di euro, e di Telecom Italia, pari a 36,6 milioni, nel periodo 2007-2013, che hanno portato la banda ultralarga in prima battuta a più di 223 dei 409 comuni della regione, raggiungendo oltre il 77% delle abitazioni e sedi di imprese nonché in oltre 980 sedi della pubblica amministrazione. Altri 38 milioni di euro sono stati stanziati nella programmazione 2014-2020. I dati, riportati nella pagina dedicata alla Calabria del Piano strategico banda ultralarga e nel portale web dei fondi regionali e comunitari Calabria Europa, dipingono la punta del nostro stivale come una regione che sta investendo molto nelle infrastrutture di rete per puntare a “un modello di digital life in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di aumentare la produttività delle imprese”. In accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Calabria dovrebbe realizzare le restanti infrastrutture per arrivare alla completa copertura del territorio per i 30Mbps.

Dati importanti che fanno guardare al futuro con ottimismo, sia in ambito privato, permettendo di poter utilizzare internet sia per il lavoro (vedi smart working) sia durante i momenti di relax giocando a giochi come quelli presenti su NetBet casinò o sulle tante app presenti negli store app store  – sia in ambito aziendale. L’auspicio è che gli investimenti infrastrutturali in corso riescano a dare un contributo per lo sviluppo economico di questa regione che ha, al momento, il record per tasso di disoccupazione generale a livello europeo (oltre il 23%, più del doppio del tasso medio europeo) e in particolare, drammaticamente, è prima in Europa per disoccupazione giovanile con quasi il 60% di persone tra i 15 e i 24 anni senza lavoro, secondo i dati Istat ed Eurostat diffusi nei mesi scorsi. La città che ha il più alto numero di attività imprenditoriali, sul territorio calabrese, è Cosenza, che registra oltre 40mila imprese (dal commercio alla manifattura fino a varie tipologie di servizi).

Seguono Reggio Calabria con 27 mila aziende e Catanzaro con poco più di 20mila. Ben distaccate Crotone e Vibo Valentia, che hanno circa 8mila aziende ciascuna. Interessante il dato che vede Catanzaro come la città con il più alto numero di aziende con più di 250 addetti.

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