Intervista al cantante Aiello: "Le mie radici calabresi influenzano la mia vita quotidiana e la mia musica"

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Ad ottobre inizierà il tour "Meridionale" con cui incontrerà i suoi fans di tutta Italia

  10 aprile 2021 10:48

di CLAUDIA FISCILETTI

Il nuovo album "Meridionale" è uscito da poco meno di un mese e Aiello sembra essere inarrestabile. Cantautore nato a Cosenza, fresco della sua partecipazione alla categoria Big di Sanremo 2021 con il brano "Ora" (LEGGI QUI), continua la sua ascesa verso l'Olimpo della musica promuovendo "Meridionale" con ottimi risultati, riuscendo a farlo conoscere attraverso i suoi canali social, uno degli strumenti più importanti per un artista, soprattutto in questo momento pandemico. Sempre legato alla sua terra, qualche settimana fa ha riempito le vie del centro storico di Cosenza con la sua musica per uno speciale di Spotify in cui ha raccontato tutti i retroscena per la realizzazione del nuovo album (LEGGI QUI). Ad ottobre partirà per il tour che porta il nome del disco, ed è già pronto per incontrare in pubblico nelle date che toccheranno tutta Italia. Nell'intervista per La Nuova Calabria, racconta meglio la sua esperienza a Sanremo e spiega il perché si sente un pò "Scomposto", come il titolo di una canzone contenuta nell'album.

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È appena uscito “Meridionale” e sin da subito ha riscontrato le reazioni positive del pubblico, con commenti di apprezzamento sia dai fans di lunga data sia da coloro che si sono approcciati al tuo stile musicale dopo Sanremo. Che effetto fa sapere che ciò che scrivi e trasformi in musica riesce a raggiungere tante persone in grado di rispecchiarsi nei tuoi testi?

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"Mi rende molto fiero, mi inorgoglisce. Il regalo più bello è stato non leggere nessuno rimpiangere EX VOTO (il suo primo album ndr), vuol dire che anche MERIDIONALE è arrivato al cuore".

“Sono scomposto dagli anni di scuola, cadevo sempre tra i banchi e l’aiuola”, è quello che canti in Scomposto, ed è inevitabile fare riferimento alle tue radici calabresi a cui sei molto legato, come hai spesso ribadito e, tra l’altro, sei appena tornato da Cosenza, la tua città natale, che è stata teatro dello speciale per Spotify in cui hai raccontato i retroscena dell’album. Quanto ti influenzano le origini calabresi nel tuo processo creativo?

"Le mie origini influenzano la mia vita quotidiana, il mio modo di rapportarmi agli eventi, alle persone, inevitabilmente anche la mia visione della musica e dell’arte. La passionalità, la carnalità, l’accoglienza su tutti sono valori che appartengono alla cultura calabrese, e anche al mio modo di scrivere e cantare".

“Scomposto” può essere un aggettivo che ti descrive in maniera particolare?

"Assolutamente si. “Scomposto” vuol dire pieno di difetti, ma autentico, “strano”, “diverso” ...e per me “essere diversi” non è mai un difetto, semmai un’opportunità, un valore aggiunto".

La tua esibizione sul palco dell’Ariston, la prima sera, ha fatto scatenare il mondo dei social. Sono stati prodotti meme in grande quantità, oltre al “sesso ibuprofene” che ormai è diventato iconico. Al di là della parentesi più ironica, torneresti a fare questa esperienza sanremese?

"Sono solito non escludere mai nulla nella vita, quindi tutto potrebbe accadere in futuro. Sicuramente salirei su quel palco con una consapevolezza diversa, quell’esperienza che mi è mancata nella performance della prima serata dove ha prevalso l’emotività, d’altronde quel palco ha fatto tremare i giganti, perché non doveva farlo con me".

Già nel 2011 avevi provato ad entrare in gara a Sanremo nella categoria Giovani, non riuscendoci. Quanto è cresciuto Aiello da quel 2011 per arrivare poi, nel 2021, ad esordire direttamente nella categoria Big del palco dell’Ariston?

"Sono cresciuto tanto, e quanto ancora devo crescere... “Non si finisce mai di imparare”, suona spesso come un concetto ovvio, eppure non lo è mai abbastanza".

C’è un binomio che torna spesso nei tuoi post sui social: musica e libertà. La musica rende liberi?

"Fare musica è un grande privilegio ma anche una grossa responsabilità. Sento il bisogno e il dovere di comunicare messaggi importanti: il rispetto delle diversità, il rispetto delle scelte d’amore e di vita, il valore della libertà, sempre. Mi sento un uomo libero, eppure a volte neppure abbastanza...figuriamoci chi subisce quotidianamente limitazioni, violenze, soprusi. La musica può risvegliare le coscienze fino a scuoterle. W la musica, W la libertà".

 Ad ottobre partirà il tour “Meridionale”, che ha già alcune date sold out. Cosa ci sarà da aspettarsi e, soprattutto, col tempo sarà possibile anche un concerto in Calabria, covid permettendo?

"Quando penso che a ottobre inizierà finalmente il mio primo tour, mi si riempiono gli occhi di gioia, di stelle. Metà tour è già sold out. Ci abbracceremo, balleremo, suderemo, sarà una grande festa libera".

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