La Calabria perde oltre 104 milioni per un pasticcio burocratico: inammissibile il progetto dell'Autorità idrica

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Saccomanno (Lega): "Chi sbaglia deve pagare". Giuseppe d’Ippolito (M5S): "Il presidente dell’Aic deve dimettersi entro oggi"

  10 marzo 2022 12:35

Oltre 104 milioni "bruciati" per un pasticcio burocratico Il progetto "Monitoraggio in tempo reale  delle pressioni, portate, livelli e dei parametri di qualità dell'acqua erogata, in corrispondenza dei serbatoi di distribuzione. installazione di contatori di utenza di tipo smart. attività di ricerca perdite mediante prelocalizzazione con metodologia innovativa, localizzazione e riparazione perdite. asset management: sistema di supporto alle decisioni per la valutazione dell'infrastruttura. sostituzione tubazioni ammalorate. attività di risk assessment -implementazione software wms e di gestione letture/bollettazione" presentato dall'Autorità idrica Calabria  è stato dichiarato inammissibile e dunque non figura nell'elenco del  Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. 

LEGGI QUI L'ELENCO DEFINITIVO DELLE OPERAZIONI AMMESSE

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"La proposta - si legge nel motivo dell'esclusione - risulta inammissibile  in quanto in primo luogo deficitaria dell’Allegato 4; L’Art.6 comma.5 punto v. dell’Avviso recita infatti: “La documentazione necessaria ai fini della valutazione, firmata digitalmente dal RUP, da presentarsi, a pena di esclusione, secondo le modalità e termini di cui al presente articolo, è la seguente: (…) - v. “Modello di calcolo della spesa ammissibile per le operazioni che generano entrate dopo il completamento dell'intervento”, redatto secondo il format dell’Allegato 4 al presente Avviso. Tale modello dovrà essere compilato anche nel caso in cui la proposta non generi entrate nette inserendo i dati  necessari."

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Immediate le reazioni. 

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"La Calabria non può permettersi di perdere 104 milioni per l’incompetenza e/o la superficialità di un dipendente incapace e per la mancanza dei dovuti ed indispensabili controlli e verifiche. Il sistema clientelare del passato deve essere messo da parte e bisogna correre e utilizzare i migliori per evitare errori o mancanze come quelle accadute ultimamente" scrive Il Commissario Regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno

"È, certamente, una situazione gravissima e si spera che si possa raddrizzare con le impugnative riconosciute dalla legge. Ma, non si può dimenticare o sorvolare che per un progetto così serio ed importante si rischia di perdere una somma rilevante per una condotta di alcuni, sicuramente, non tollerabile. La Lega, senza se e senza ma, chiede che sulla questione si faccia chiarezza e che per coloro che hanno sbagliato debbano essere assunti tutti i provvedimenti di legge. Nessuno sconto sia per i dipendenti e sia per coloro che avrebbero dovuto, eventualmente, controllare ed evitare una debacle del genere. La Calabria nel passato ha perso ingenti risorse per la incapacità di costruire progetti adeguati e, quindi, ecco le ragioni del disastro che l’ha condotta ad occupare tutti gli ultimi posti nelle graduatorie nazionali. Oggi assistiamo alla possibile perdita di ingenti risorse per la sbadataggine, la superficialità o l’incapacità di alcuni dipendenti. Una situazione che i calabresi non possono permettersi e, quindi, risulta indispensabile una verifica e l’assunzione dei conseguenti e dovuti provvedimenti. Chi sbaglia deve pagare. Indipendentemente dal nome, dall’appartenenza o dal sostenitore".

"Il presidente dell’Aic deve dimettersi entro oggi, dopo l’imperdonabile errore della stessa Autorità, che per la mancanza di una semplice firma digitale si è fatta respingere dal ministero delle Infrastrutture un progetto da quasi 105 milioni di euro, nell’ambito del Pon, volto a ridurre le perdite d’acqua nella rete idrica regionale".

Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che alla Camera siede in commissione Ambiente. "L’episodio – incalza il parlamentare – è di una gravità inaudita. Significa che l’Autorità idrica calabrese ha trasmesso il progetto in questione in fretta e in furia, senza averne contezza e mandando in aria la possibilità, per i calabresi, di avere un servizio idrico di qualità. Da anni i cittadini pagano a peso d’oro un servizio indecente e sopportano pesantissime carenze d’acqua, ingiustificabili e indicative di un sistema pubblico impreparato e inadeguato, direi bollito". "Quando sul finire del 2021 uscì il bando ministeriale, segnalai – ricorda l’esponente del Movimento 5 Stelle – il rischio, per l’Autorità idrica calabrese, di perdere i cospicui finanziamenti disponibili, visti i ritardi organizzativi e gli ostacoli tecnici persistenti rispetto all’accesso alla montagna di soldi stanziati al fine di ammodernare il servizio idrico. Purtroppo, quella mia facile profezia, allora inascoltata, è divenuta amara realtà. Adesso vedremo se qualcuno pagherà per questo torto ai due milioni di residenti in Calabria". "Al ministero – conclude D’Ippolito – chiederò subito, ma senza illusioni, se sia in qualche modo possibile che la Calabria rientri in ballo per ottenere quei circa 105 milioni, indispensabili come il pane"..

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