La Flotilla verso Gaza, Marilina Intrieri: "Scorta sospesa, droni sul convoglio, il Governo si defila"

di MARILINA INTRIERI

"La Global Sumud Flotilla, con a bordo parlamentari italiani e attivisti internazionali, prosegue la rotta verso Gaza nonostante gli avvertimenti del governo e gli appelli alla prudenza. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito che «nessuna causa, per quanto nobile, può giustificare il rischio di mettere in pericolo vite umane». Il richiamo è chiaro: perseguire motivazioni politiche o umanitarie non può prescindere dalla tutela delle persone.

La segretaria del Pd Elly Schlein ha confermato il sostegno alla missione e ha chiesto al governo «di fare tutto quanto in suo potere per proteggere l’incolumità dei partecipanti», proponendo perfino una “scorta europea” per garantire un passaggio sicuro. I parlamentari Pd presenti sul convoglio ribadiscono che non si tratta di una sfida militare al blocco israeliano, ma di un’azione politica e simbolica di solidarietà.
Il ministro della Difesa Crosetto ha ribadito che forzare il blocco israeliano comporta «pericoli elevatissimi e non gestibili», avvertendo che con un numero così alto di navi il rischio di incidenti cresce. 

Di fatto, la Marina italiana sembra intenzionata a interrompere la scorta prima che la Flotilla entri in acque contese. Il ministro degli Esteri Tajani ha reiterato che l’idea di scaricare gli aiuti a Cipro rimane sul tavolo, come alternativa “meno rischiosa” per trasferire il materiale a Gaza. Secondo osservatori turchi, droni starebbero sorvolando il convoglio da giorni, acquisendo dati e monitorando i movimenti. Israele, dal canto suo, ha diffuso documenti che associerebbero alcune navi della Flotilla a Hamas.
A meno che la Flotilla non si decida a fermarsi, se si tentasse l’ingresso nelle acque territoriali di Gaza, lo Stato israeliano si riterrà’  autorizzato ad intervenire e In caso di uso di forza letale contro civili disarmati, si configurerebbe una violazione del diritto internazionale umanitario e aprirebbe scandali diplomatici.

D’altronde L’Italia può offrire solo protezione diplomatica e consolare, ma non può inviare forze armate propriamente dette né imporsi su operazioni militari israeliane.
Ciò che originariamente era pensato come simbolo di solidarietà umanitaria e pressione politica rischia di assumere contorni di scontro diplomatico e ideologico. Il governo italiano sembra intenzionato a prendere le distanze dalla rotta estrema della Flotilla, senza però disconoscere il valore umano dell’iniziativa".

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