La marcia si fa slow con Salvatore La Porta

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Salvatore Laporta, Presidente IsCaPI
  05 giugno 2020 10:18

di GIOVANNA BERGANTIN

E ci ritroviamo ancora tutti qui, chi per un motivo, chi per un altro, a guardare i numeri e a fare i calcoli della fase tre post virale. In fondo, è ancora presto, dopo un lungo periodo di difficoltà quotidiane legate all’emergenza, per ridare forma al mondo, per organizzare daccapo la ripartenza e i programmi delle nostre uscite.

Luoghi e attività hanno appena riaperto i battenti e ancora dobbiamo capire bene come funzionano. Comunque, abbiamo capito che è l’occasione giusta per riscoprire le bellezze naturali e storiche di questa nostra Regione che può vantare una combinazione straordinaria e armoniosa di elementi. La montagna, la collina, il mare, la costa, i musei e i piccoli borghi di cui la Calabria è ricchissima. Percorsi “slow”, che si trovano a quattro passi da casa. Tragitti antichi e ritmi tranquilli da fare in compagnia dei soliti amici, con la colazione al seguito e la ferma intenzione, appena prende la fiacca, di ripararsi all’ombra di un vecchio albero. Itinerari brevi che però lasciano apprezzare il silenzio di un paesaggio senza tempo, tanto di moda quest’anno.

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“Viviamo una situazione inedita e percepiamo la necessità di una nuova armonia tra l’uomo e la natura. – riflette e medita con noi Salvatore La Porta, eclettico imprenditore, esteta del bello, presidente dell’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali, ideatore e promotore di programmi di sviluppo per la Calabria rivolti anche ai calabresi all’estero - Sentiamo l'intima esigenza di fermarci e riflettere e siamo alla costante ricerca di “luoghi non luoghi” dove il tempo e lo spazio non si avvertono. La ricerca di questi “luoghi di senso” porta da sempre l'uomo a percorrere nuovi itinerari per scoprire orizzonti diversi che lo conducono verso percorsi di esperienza e di conoscenza individuale”.

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Viaggi per riflettere e ritrovarsi, percorsi che portano per le vie strette e tranquille dei piccoli borghi appartati che ci circondano. “Il silenzio del piccolo centro, segnato dalle rughe della storia, racconta convergenze e assenze che portano verso nuovi orizzonti. – racconta Salvatore- Nel cuore del borgo si può ritrovare la dimensione umana: i ritmi silenziosi e pazienti, le voci e i volti misteriosi degli abitanti che si incrociano nelle stradine a senso unico. Tutte cose che l'uomo moderno è ansioso di riconoscere, perché portano lontano dalla routine e dall’affanno del quotidiano. L’anima di una piccola comunità si presenta come una famiglia, luogo non luogo di sintesi culturale, crocevia di conoscenze, tradizioni, gusti, percezioni, inclinazioni, in un continuo evolversi nelle sue immanenti contaminazioni. Per la potenza e la forza che il Borgo ha in sé – continua Salvatore - è necessario intraprendere azioni capaci di nobilitare i piccoli paesi quali interpreti delle identità e farne aree di riferimento capaci di arricchire l’animo del viaggiatore di emozioni, la mente di cultura e il corpo di spiritualità”. Ecco che la Calabria dei tanti borghi, ricorda La Porta, con il loro patrimonio storico, archeologico e naturale rappresenta un museo a cielo aperto da custodire e valorizzare. “Basta pensare a borghi come Santa Severina in prov. di Crotone. A Piazza Campo ti trovi dentro un crocevia di arte, cultura e storia. Dagli “spuntoni” scorgi panorami suggestivi: a sinistra si vedono le montagne della Sila e a destra l’ampia vallata del Neto, fino al mare. E per la sosta da buongustai è già aperta la Locanda del Re con i piatti della tradizione presentati dallo chef Ciccio”.


Santa Severina (Kr). Piazza Campo vista dal Castello. In fondo la Cattedrale

Non è escluso, diciamo noi, che per godersi il bel paesaggio, con questa voglia di aria aperta che c’è, il giro si tramuti in un’occasione per passare qualche ora a stretto contatto con la natura rigogliosa per poi trovarci  a fare anche una rustica merenda sul prato!

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