La promessa che ci protegge

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L’avvocato Nunzio Raimondi
  09 marzo 2020 14:47

Noi catanzaresi non possiamo avere paura di alcuna epidemia!Certo,osserveremo tutte le prescrizioni delle Autorità,civili e religiose,ma senza mai dimenticare quanto appartiene alla nostra storia ed alla nostra identità.

Era il 1641 quando nella nostra città imperversava il flagello della peste.

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S’invocò quindi la protezione della Santa Vergine,la quale subitaneamente esaudì le preghiere del Suo popolo.

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Gli amministratori della città peraltro, rispetto a questo terribile pericolo, non si limitarono a consigliare ogni utile precauzione contro il contagio, ma diedero un importante messaggio alla comunità: Essi s’impegnarono in un giuramento solenne alla Madonna, che veneriamo sotto il nome di Maria Santissima Immacolata, di farLe voto perpetuo “che non passi in oblio” per la ricevuta protezione.

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Il primo di febbraio del 1660 questo atto venne solennizzato.

In questi giorni di trepidazione,vale la pena,forse,di ricordarne il testo:

“Accertata da continua esperienza, questa ill.ma Città di Catanzaro, che sotto l'ombra riparata della protezione della Vergine Immacolata,fu preservata nei sinistri accidenti dal flagello di cruda peste, ed alla memoria obbligata dall'essersi questa Gran Madre nell'anno 1641 spontaneamente offerta sua Protettrice ,ha stimato convenientissimo e necessario al suo debito rendere alla Sovrana Benefattrice e sua particolare Avvocata un tributo di devotissimo ossequio. Che però Noi, in nome dell'ill.ma e fedelissima Città, umilmente avanti il Divino Cospetto volontariamente inchinati, GIURIAMO SOLENNISSIMO VOTO,al quale obblighiamo i presenti e futuri cittadini, di tenere e credere la Vergine SS. anche nel primo istante della sua purissima Concezione essere stata esentata dalla originale colpa, giuriamo anche di celebrare con ogni solennità possibile, essendo tale la nostra obbligazione verso la SS. Madre di Dio,che anche siamo pronti per suo onore spargere il sangue, ed a ciò che questo nostro voto non passi in oblio,vogliamo che i Sindaci ed Eletti successori ogni anno debbano rinnovarlo in perpetum immediatamente nell'entrar che faranno nel Governo,e questa Scrittura da noi firmata vaglia come Pubblico Istrumento al mondo tutto notificato a gloria maggiore di Dio e della Sua Purissima Madre senza peccato originale concepita, suggellata dal nostro Cancellario Ordinario.”

Da allora il legame di Maria con la nostra città si è fatto inscindibile e, conformemente al voto perpetuo,l’8 dicembre di ogni anno, l’Amministrazione Comunale si reca in pellegrinaggio nella grande basilica dell’Immacolata, così cara ai catanzaresi, per rendere omaggio alla nostra Patrona e per rinnovare quel lontano voto con l’offerta del cero.

Anche se il dogma dell’Immacolata Concezione venne dipoi dichiarato dal Sommo Pontefice Pio IX l’8 dicembre 1854,noi catanzaresi lo riconoscemmo fin dal 1641,da quando cioè fu fatto voto di proclamare il concepimento immacolato di Maria proprio a seguito dell’improvviso arresto dell’epidemia di peste sulla nostra città.

Con sollecitudine pastorale e riconoscendo questo speciale vincolo fra la Madonna Immacolata e la città di Catanzaro,il grandissimo ed indimenticabile nostro Padre e Pastore,Mons. Antonio Cantisani, l’8 dicembre 1998 elevò la basilica minore di Maria SS. Immacolata alla dignità di Santuario Mariano Diocesano.

Oggi,anche se le celebrazioni sono sospese,nella solitudine della nostra più intima preghiera,rechiamoci con il cuore nel nostro Santuario Mariano e non manchiamo di rivolgere un pensiero alla nostra Santa Patrona.

DomandiamoLe, con la libertà e la fiducia dei figli, di seguitare a tenerci tutti incolumi sotto il Suo azzurro manto, secondo quella promessa che ci protegge da ogni male.

Nunzio Raimondi

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