Lavori al giardino “Santicelli” di Soverato, parte un esposto dalle associazioni di categoria

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images Lavori al giardino “Santicelli” di Soverato, parte un esposto dalle associazioni di categoria

  29 marzo 2024 10:43

"L’area del Giardino botanico Santicelli, in posizione strategica sul Golfo di Squillace, e` stata acquisita dal Comune di Soverato nell’anno 1984 per strapparla all’espansione edilizia e realizzare un Parco. La superficie inglobava al suo interno anche un presidio di fanteria e una batteria antinave e antiaerea con quattro postazioni attive dal 1940 al 1943. I lavori sono stati eseguiti dall’A.Fo.R. con la piantumazione di circa 1000 specie di piante tipiche della macchia mediterranea ionica e di molte piante esotiche e con la realizzazione di sentieri, palizzate e cartellonistica abbinata a ogni pianta. Il Giardino botanico “Santicelli” ricade in zona vincolata dalla Soprintendenza ABAP per tutela dei caratteri ambientali del territorio costiero (art. 142 c.1 letto A) e in piccola parte e` attenzionata dal PAI come soggetta a rischio alluvioni. Essendo infine il luogo interessato un’area pubblica che ricade in zona F3 del PRG vigente e sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, che non consentono interventi se non per la manutenzione del verde pubblico.

Di recente il parco e` stato investito da lavori di sbancamento eseguiti con mezzi meccanici e con enorme apporto di materiale di risulta variando lo stato dei luoghi e la destinazione d’uso. Oltre ad essere non giustificato da reali obiettive esigenze, l’intervento ha danneggiato sotto vari profili il territorio, in primis dal punto di vista ambientale della tutela dell’habitat naturale protetto e, in secondo luogo per aver destinato un’area pubblica a beneficio di privati".

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A scriverlo in un esposto sono diverse associazioni di categoria quali: "Italia Nostra Soverato", "Associazione Kalibreria", "Movimento Terra e Liberta` Calabria" e il Codacons. 


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"Non vi e` all’esterno alcun cartello di cantiere e quello posto all’interno riporta pochissime informazioni.
Durante l’esecuzione dei lavori il cantiere non e` mai stato messo in sicurezza e il Giardino Botanico e` sempre stato aperto e fruibile dai visitatori, con conseguenti rischi per la loro sicurezza. Solo in seguito alle proteste di alcuni cittadini, il giorno 23 marzo 2024 l’area e` stato chiusa al pubblico.

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I lavori hanno interessato una vasta area del parco; e` stata inoltre realizzata una strada di ingresso con annesso un muro in gabbioni di pietra alto oltre cinque metri e posizionato nell’alveo di un canale dove confluiscono le acque piovane dei terreni sovrastanti.

Oltre agli sbancamenti ed i terrazzamenti vi e` l’apporto di materiale cementizio prefabbricato distribuito su una vasta area dello stesso Giardino botanico. La costruzione di un manufatto in legno con terrazza tipo casetta o chiosco. Sono stati tagliati e asportati numerosi alberi e siepi insistenti nella zona interessata dai lavori procurando danni anche alla avifauna selvatica nel periodo della nidificazione. Non vi e` stata impiegata la vigilanza archeologica obbligatoria, prevista dalle normative vigenti per le Opere pubbliche e per le aree a rischio archeologico".

Le associazioni hanno dunque richiesto l’immediato intervento degli Enti interessati per accertare: la conformita` urbanistica del progetto; l’esistenza di tutte le autorizzazioni necessarie ai fini: degli sbancamenti, dei tagli degli alberi, della installazione dei gabbioni in pietra con particolare attenzione per quanto riguarda il muro in gabbioni di oltre cinque metri e la sua stabilita`; e eventuali distruzioni o dispersione di resti archeologici.

È stata inoltre avanzata richiesta di conoscere se i lavori sono stati finanziati con danaro pubblico. "Nel contempo - scrivono - considerato che il diritto di accesso e` esercitabile da tutti i soggetti e che, per quanto attiene le informazioni ambientali, costituisce un diritto per chiunque ne faccia richiesta, senza che si debba dimostrare il proprio interesse". 

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