L'editoriale. La Calabria, una terra che aspetta e chiede una rivoluzione sociale, politica e culturale

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Cittadella regionale

No a "pillole di bugie".

  12 ottobre 2025 20:13

di ENZO COSENTINO

 Elezioni regionali, è calato, dunque, il sipario sul primo atto della “L’ eterna Commedia Calabrese” che la politica con i suoi attori – di prima, seconda e terza fila- oramai recita da un tempo infinito.

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Tanti applausi (voti) per il presidente della nostra Regione. Roberto Occhiuto, “richiesto a gran voce”, concede con la rielezione, il bis della sua governance . Certamente chi lo ha votato è felice e contento; chi, invece, ha espresso altro voto, di meno. Domanda: e chi ha disertato, meglio conosciuti come “astensionisti” non recandosi al seggio, come l’avranno presa.

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La vittoria bis di Occhiuto, comunque, non ha sorpreso alcuno. E’ stata “costruita” con furbizia e tatticismo. Lo sfidante del centrosinistra, Pasquale Tridico, origini calabresi e formazione oltre i confini regionali e nazionali, si è battuto come ha potuto. Ha perso. Come si dice: onore ai vinti. In realtà ha perso lo schieramento che rappresentava. A pensarci bene e ricordando il temporeggiare dell’ex presidente dell’INPS e parlamentare europeo, appartenza “grillina”, prima di accettare aveva preso tempo(incertezza?). La pressione del suo pigmalione, Giuseppe Conte, però ha avuto la meglio. Tutti “felici e contenti” nel centrosinistra? Sicuramente no. Per lo schieramento è stata l’ennesima prova che al suo interno vi sono nodi da sciogliere, posizioni da chiarire.

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Le elezioni in Calabria avranno un peso nel futuro prossimo e meno prossimo.

Il tempo di studiare, interpretare e valutate il significato politico della sconfitta e si riaprirà il sipario per un nuovo atto della “Eterna Commedia Calabrese”.

Il presidente Occhiuto dovrà mantenere le “promesse” fatte nella pur breve campagna elettorale. Suggerimento per gli spettatori-votanti):conservate i tanti social sui quali si è snodata la propaganda.

Gli attori, vecchi, meno vecchi e nuovi, che occuperanno gli scranni di Palazzo Campanella si preparino ad affrontare la appena nata nuova legislatura.

Settori nevralgici del nostro sistema (sanità, lavoro, politiche giovanili) non dovrebbero più vivere di…stenti.

E’ giunto il momento di non propinare più “pillole di bugie” ma “fatti di verità”.

E’ tempo di far crescere in maniera esponenziale tutta la Calabria. Una Calabria vista nella sua interezza e non con gli occhi strabici del campanilismo e per l’avidità dei più forti.

Sanità a parte , il governatore è al lavoro per preparare il “piano Giunta”,  sapendo che dovrà usare come un bravo “farmacista “ il bilancino. Va bene l’assegnazione ad ogni partito della coalizione vincente il numero degli assessorati. La parola su questo capitolo,  pur tra qualche difficoltà, al centrodestra. Sarà in grado di dirla? E’ tempo di una rivoluzione! Politica, culturale e tant’altro.

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