Mancati pagamenti Apa-Pac, Fials Cosenza chiede un incontro urgente

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  15 settembre 2025 16:41

Ci siamo rammaricati quando il 30 Luglio scorso la struttura commissariale ha convocato solo la rappresentanza di Unimpresa Sanità, eppure la richiesta d’incontro era stata presentata congiuntamente alla Fials Sanità in data 27 luglio.

Non avevamo inteso inoltrare formali proteste in virtù del fatto che l’esito dell’incontro sembrava avesse avuto esito positivo.

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Leggevamo nelle comunicazioni del 30 Luglio, successive all’incontro che la situazione si era sbloccata.

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Dopo quasi due mesi dalla citata riunione presso la struttura commissariale niente e cambiato.

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Per questo motivo in data odierna, su sollecitazione dei lavoratori del comparto della sanità convenzionata, si sono riunite le RSA aziendali, alla presenza del Segretario Organizzativo Regionale FIALS. Al centro del confronto, la drammatica situazione delle aziende del settore, causata dai mancati pagamenti da parte della Regione Calabria per le prestazioni ex APA-PAC.

In particolare le strutture che erogano prestazioni ambulatoriali di chirurgia Oculistica che allo stato risultano le più in difficoltà.

Le conseguenze di tale situazione potrebbero aggravare i già forti ritardi nel smaltire le liste d’attesa che interessano tale specialistica.

 Già il 29 maggio 2025 le organizzazioni sindacali avevano inoltrato una formale comunicazione di protesta all’ex Presidente della Regione e Commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, sollecitando un incontro urgente per rappresentare lo stato di crisi profonda che stanno vivendo alcune strutture convenzionate e i loro lavoratori.

Ad oggi, nessuna risposta. Nessuna convocazione. Solo silenzio. Un silenzio assordante che pesa come un macigno sulla pelle di chi ogni giorno garantisce assistenza sanitaria ai cittadini calabresi.

La situazione, a fronte di questa inaccettabile ed ingiustificata inerzia istituzionale.

 I ritardi nei pagamenti stanno mettendo in grave difficoltà le aziende. Il rischio concreto è che a breve vengano meno prestazioni sanitarie fondamentali per l’intera comunità costretta alla migrazione verso altre regioni il cui costo ha già superato i 300 mln di euro annui.

Per i motivi di cui sopra, stante la grave situazione congiunturale abbiamo ricevuto mandato da parte dei lavoratori di attivare lo stato di agitazione dei lavoratori interessati, con comunicazione urgente a S. E. il Prefetto di Cosenza al fine di avviare le procedure di raffreddamento e di conciliazione delle controversie.

Ci attendiamo una immediata convocazione da parte della struttura commissariale, finalizzata alla risoluzione delle problematiche segnalate.

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