Massimo Scrivano: “Il generalizzato tracollo della Regione Calabria?”

“Ho constatato l’esistenza reale del generalizzato tracollo della Regione Calabria perché quando gli interessi reali sono effettivamente in contrasto la contrapposizione fra più blocchi assume un carattere di globalità. Domandarsi se la disgregazione, una volta scoppiata, sia stata o no evitabile, è porre un problema in se stesso insolubile. Nessuno può infatti valutare, con scrupolosa esattezza, il peso dell’irrazionale nelle dimissioni del Presidente di una Regione svantaggiata come la Calabria.

Probabilmente la pressione determinante dalla paura del fallimento e la preoccupazione di salvaguardare il frivolo prestigio l’hanno fatta da padrona affermando l’inevitabilità della disgregazione e cogliendone i motivi ultimi nella potenza del Popolo Calabrese che come in un paradigma tenderà a non sostenere più la causa antica e perenne di tutte le disgregazioni, che l’apparente banalità e casualità dei pretesti e delle occasioni immediate può oscurare e confondere ma mai annullare perché il rischio è non solo che non ci siano più validi punti di riferimento, ma che la politica assuma definitivamente forme improprie e sempre più contraddittorie.

Pertanto, sono certo che per noi calabresi ci saranno strade ben diverse da percorrere considerato pure che i rapporti tra REGIONE e cittadini sono ormai piuttosto occasionali se non limitati ai periodi elettorali. Quindi, sono certo che scenderanno in campo altri rappresenti dei territori che guarderanno alle realtà locali come argine ultimo alle derive autoritarie nonché centraliste attuali e che avvicineranno il governo regionale ai cittadini esercitando su di loro, quel senso civico che da sempre guida i popoli a vera libertà e piena sovranità”.

Lo scrive in una nota Massimo Scrivano ex consigliere nazionale di partito.

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