Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, e il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, nel corso di una iniziativa tenutasi sul cantiere del costruendo cimitero per i migranti a Tarsia, hanno dato ufficialmente il via alla sottoscrizione popolare per la raccolta fondi per poter ultimare la costruzione dell'opera.
A dare il primo contributo è stato lo stesso Corbelli che ha consegnato ad Ameruso un assegno. L'appello lanciato, nel corso dell'iniziativa, al di là dei semplici cittadini e Associazioni che volessero dare un loro contributo, è rivolto alle Istituzioni italiane ed europee e a Papa Francesco. Corbelli e Ameruso hanno chiesto un aiuto diretto alle massime cariche dello Stato e del Governo italiano, dal Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio. Un invito che è stato rivolto anche alle massime autorità europee: al Presidente del Parlamento Europeo, alla Presidente della Commissione Europea, e ai due più grandi Paesi dell'Ue, al Presidente francese e alla Cancelliere tedesca.
"Ma la speranza principale - ha sottolineato Corbelli - è riposta in Papa Francesco e nel Vaticano. Il cimitero internazionale dei migranti è la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell'immigrazione. Non appartiene certo alla comunità di un piccolo paese, di una regione o di una Nazione, è un patrimonio dell'intera umanità. Per questo è giusto che siano le massime cariche dello Stato e del Governo italiano ed europeo e la stessa Chiesa a farsi anche carico di questa grande opera di civiltà che darà dignità alle vittime dei tragici naufragi, cancellando la disumanità di quei corpi, quasi tutti senza volto e senza nome, seppelliti, con un semplice numerino, in tanti piccoli, sperduti cimiteri che di fatto ne cancellano così per sempre ogni ricordo e ogni riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno a cercarli per portare un fiore e dire una preghiera".
Ameruso, nel ricordare che i lavori sono iniziati il 23 dicembre 2018, grazie al primo finanziamento regionale di circa 250mila euro e che questi poi si sono bloccati a causa del mancato arrivo del secondo finanziamento, già previsto dalla Regione, di 500 mila euro, ha spiegato che la raccolta fondi nasce dopo aver scritto, anche di recente, alla Regione Calabria per avere il secondo finanziamento e non aver ricevuto risposta. Il Cimitero dei Migranti, che sarà intitolato al bambino siriano Aylan Kurdi, dovrebbe sorgere su un'area complessiva di quasi 30mila metri quadri, su una collinetta immersa tra ulivi secolari, di fronte al Lago e al vecchio cimitero comunale, in parte ebraico, di Tarsia e a poca distanza dal più grande Campo di Concentramento fascista d'Italia, quello di Ferramonti di Tarsia.
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