Nuovo gruppo Talerico, rimpasto di Giunta, il 'cristiano-democratico' e (di nuovo) cade il numero legale sulla pratica urbanistica

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images Nuovo gruppo Talerico, rimpasto di Giunta, il 'cristiano-democratico' e (di nuovo) cade il numero legale sulla pratica urbanistica

Lunga seduta del Consiglio comunale di Catanzaro. Duello accesso Donato-Talerico

  20 giugno 2023 21:14

Il clima, di fatto, estivo nell’aula del Consiglio comunale di Catanzaro (sempre in trasferta nel palazzo della Provincia) era rovente. Un anticiclone che scaturisce dall’infinita sequela di discussioni, di veti e contro-veti con sullo sfondo del rimpasto di Giunta. Un cambio di assessori, quello richiesto al sindaco Fiorita, che probabilmente avverrà (e anche fra non molto). Il primo ad averlo richiesto è stato il consigliere comunale e regionale Antonello Talerico. L’alleato di Fiorita ha quindi fatto la mossa: via libera a un nuovo gruppo ‘Catanzaro al Centro’ (che era una lista a sostegno dello stesso componente del Consiglio Nazionale Forense) a cinque. Antonello Talerico, per l’appunto, Francesco Scarpino (capogruppo), Antonio Barberio, Rosario Lostumbo e Giorgio Arcuri. Fra questi ci sarebbero le ‘indicazioni’ di Talerico per ri-assettare l’esecutivo municipale. Talerico può anche contare su Raffaele Serò, che lo aveva appoggiato alle Amministrative.

IL NUOVO GRUPPO. “L’ASSEDIO, L’INIZIO DEL DECLINO E L’AUTO-BOCCIATURA DI FIORITA”. DALL’ALTRA PARTE: “IL CENTRODESTRA SI STA SGRETOLANDO”

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Il fatto stesso dell’annuncio del gruppo ha scatenato un lungo dibattito politico sulla questione. Sergio Costanzo (Fare per Catanzaro), dopo aver ricordato la sua battaglia di queste settimane sul degrado urbano, ha detto a Fiorita: “Il 20 giugno è il giorno del suo declino. Vedremo quando saranno nominati i nuovi assessori cosa dirà ai suoi supporter. Si dovrà giustificare anche con gli assessori seduti oggi”.  Per Marco Polimeni (Catanzaro Azzurra): “è in atto un vero e proprio assedio per accaparrarsi un posto in più in Giunta, un revisore delle partecipate, un manager. Non dà lustro a quella che doveva essere la maggioranza del cambiamento”. Restando nella stessa area politica, per Alessandra Lobello il sindaco: “Si sta auto-bocciando”. Ha rintuzzato il consigliere di Cambiavento Vincenzo Capellupo: “Il centrodestra si sta sgretolando continuamente, ringrazio i consiglieri che si stanno rideterminando. Continua la campagna elettorale causata dalla lontananza dall’esercizio del potere”.

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IL DUELLO TALERICO-DONATO

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Oltre a queste schermaglie, il duello più forte e atteso era quello fra Talerico e un altro ex candidato a sindaco: Valerio Donato. Antefatto. Il primo vuole spingere l’asse dell’Amministrazione Fiorita verso una prospettiva più di centro o, per usare le sue parole, più ‘moderata’. Frapponendosi alla compagine di Donato che recentemente ha dichiarato di voler ricostruire il centrosinistra in città, trovando aperture a quelle latitudini, in particolare dal Partito democratico. E così Talerico ha esploso qualche fuoco di artificio. Nella prima parte ricordando l’allargamento della maggioranza all’epoca dell’ultima consiliatura di Abramo: “Nell’ultimo mandato, ci sono stati ben quattro rimpasti in Giunta”. Quindi per Talerico se la dovesse fare Fiorita: “Non è una bocciatura. Abbiamo delle stagioni diverse. Siamo partiti con una componente quasi esclusivamente tecnica ed è arrivato il momento di avere qualche elemento politico”. Fra le tante Talerico ha definito il sindaco “un buon democratico-cristiano”. Tante sono state le frecciate nei confronti di Donato. Il leader di Rinascita ha replicato stizzito: “Da quale pulpito viene la predica vito che in dieci anni ha cambiato sette o otto volte opinione”. A quel punto Donato ha spiegato: “Sono stato chiamato più volte dal sindaco Fiorita e da alcuni esponenti maggioranza senza chiedere postazioni. Sono stato chiamato da esponenti del Partito democratico per discutere del futuro di Catanzaro. Ho posto tre problemi: riorganizzazione amministrativa, selezionare i progetti da realizzare cinque anni e la scelta di persone giuste”. Conclusione piccata rivolgendosi a Talerico: “È riuscito a diventare il dominus dell’Amministrazione di Catanzaro” e verso Fiorita “non è sufficiente raccapezzare numeri”.

UN FIORITA IN VERSIONE ABRAMO IN CONSIGLIO COMUNALE E SENZA ‘SBILANCIAMENTI’ SUI DISCORSI POLITICI.

La persona chiamata in causa, il sindaco Fiorita, una volta tanto è sembrata molto vicina ad Abramo. Nel senso che quest’ultimo non era esattamente l’immagine della felicità quando si sentiva ‘costretto’ ad assistere a lunghe sedute di Consiglio comunale. Un sentimento che Fiorita, infatti, non ha nascosto rivolgendosi all’Aula: “Vi chiedo se così si dà un contributo allo sviluppo della città. Se queste tre ore e mezzo di dibattito (l'intervento era più o meno a metà). Si è ancora vittima da sindrome di campagna elettorale e quindi c’è una descrizione forzata, che ha soltanto un obiettivo: "quello di imporre una narrazione disastrosa”. L’invito di Fiorita è quello quindi di discutere in Aula: “In maniera più proficua”. Un modo scaltro e, per dirla alla Talerico, ‘democristiano’ per non dire nulla sui cambiamenti della Giunta.    

CADE IL NUMERO LEGALE SULLA PRATICA URBANISTICA

Venendo ai temi della seduta. Dopo la carrellata di debiti fuori bilancio, è passato il rendiconto di gestione 2022. Nella relazione dell’assessore Marina Mongiardo è emerso che il disavanzo si è ridotto e si è stabilizzato a circa – 58,5 milioni di euro. È stato ricordato come i revisori abbiano evidenziato le criticità su gestione di cassa, patrimonio, partecipate, debiti fuori bilancio e promettendo la prossima adozione dello schema di regolamento contabilità. E’ stato respinto con 12 voti della ‘maggioranza’ l’atto d’indirizzo promosso da Alessandra Lobello per estendere alla totalità delle attività l’esenzione dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico che, al momento, per il Comune si applica solo per gli eventi promossi dall’amministrazione. Sembra una maledizione ma per l’ennesima volta cade il numero legale su una pratica urbanistica. Già rinviata più volte, poi recentemente era venuto il numero legale in prima e seconda convocazione. Oggi il conteggio si è fermato a 16, ma ce ne voleva uno in più. Domani, alle ore 9, si ripartirà dallo stesso punto. Ne basteranno 11, ci saranno?  (g.r.)

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