Pastorale Giovanile: “Chiamati ad abitare la realtà con cura e bellezza”

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  10 maggio 2024 13:18

“Domine, quo vadis?” e` la domanda che ha fatto da sfondo al convegno nazionale di Pastorale giovanile che, organizzato dal Servizio nazionale, si è svolto nei giorni scorsi a Sacrofano (Roma), dove era presente una delegazione del Servizio di Pastorale giovanile della Diocesi di Lamezia Terme.

"Sono stati giorni di lavoro, incontro e condivisione intorno a temi importanti come adultita`, comunita`, cura e comunione. La domanda fa riferimento ad un episodio narrato dagli Atti Apocrifi che racconta di Pietro che si allontana da Roma per sfuggire alle persecuzioni ma lungo il cammino incontra Gesu` e gli domanda “Signore dove vai?” e lui gli risponde che va a Roma a farsi crocifiggere di nuovo.

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Cosi` diventa chiaro per Pietro che e` a Roma che avrebbe incontrato Cristo e decide di invertire i passi del suo cammino e tornare li` da dove stava fuggendo.

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Una provocazione per chi lavora in Pastorale giovanile - ma forse per tutti - a non fuggire dalla realta` che abitiamo che spesso ci mette davanti ad uno scenario complesso e delicato.

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I giorni del convegno sono stati occasione per mettersi in ascolto di contributi preziosi ed esperienze significative, per incontrare realta` di giovani e che accompagnano i giovani, per lavorare attivamente nelle dinamiche laboratoriali che sono state una parte significativa dell'esperienza del convegno.

Poi la comunione vissuta concretamente non solo con le diverse realta` di Pastorale giovanile che operano in tutta Italia ma anche con i giovani di diverse confessioni religiose con cui abbiamo condiviso un momento di riflessione e di preghiera: Cristiani, Musulmani, Ebrei, Buddisti, Soka Gakkai attorno allo stesso fuoco che dice passione per l'umano, amore che scalda, cuore caldo e accogliente, luce di pace nella tenebra che spesso avvolge il mondo Infine, don Riccardo Pincerato, incaricato nazionale, ci ha consegnato uno stile per provare a vivere il nostro servizio con i giovani: mite, umile, aderente alla realta` e grato.

Ritorniamo a casa sentendoci un po' come Pietro chiamati a stare nella “nostra Roma”, nel luogo dove incontrare il Signore, nel cuore e nelle storie dei giovani, spesso ingarbugliati e complessi ma estremamente preziosi e affascinanti".

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