Ponte sullo Stretto e Corte dei Conti, lo scontro fra Cgil e Lega

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Corte dei Conti
  24 settembre 2025 21:25

“La Corte dei Conti ha smascherato le forzature di Salvini, confermando gran parte delle criticità da noi rilevate sul rispetto delle direttive comunitarie e sullo spreco di risorse. Chiediamo al Governo un atto di responsabilità: ritiri la delibera Cipess e ponga fine ad un progetto di quindici anni fa, pieno di forzature legislative e tecniche e divisivo per il Paese”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo.
 
“Dopo le richieste di chiarimenti della Commissione europea al Governo sulle procedure di autorizzazione e appalto del progetto, che incorrerebbero in un serio rischio di infrazione come da noi denunciato anche nell'incontro avuto con la Commissione l'11 settembre, – ricorda il dirigente sindacale – arrivano le considerazioni della Corte dei Conti. Si accantoni un progetto che costerebbe oltre 20 miliardi, eliminerebbe migliaia di posti di lavoro, espellerebbe dalle loro abitazioni oltre 500 famiglie e peserebbe come un macigno sulle finanze del Paese”.
 
“È tempo di riaprire una discussione seria e trasparente sulle infrastrutture urgenti per lo sviluppo della Calabria e della Sicilia. Serve responsabilità – conclude Gesmundo – perché tutti sappiamo che le priorità del Mezzogiorno sono ben altre”.
 
 “Scambiare la richiesta di approfondimento per una bocciatura è una becera mistificazione della realtà, l’ultimo rifugio rimasto a forze politiche come M5S o Pd senza idee  e proposte, e che si sono distinte per anni di nulla e aver inchiodato lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Il Ponte sullo stretto, invece, si farà. Con buona pace dei professionisti delle aperture delle scatolette di tonno, che dicevano di aver abolito la povertà con bonus assistenzialisti, che hanno bruciato miliardi in superbonus, e milioni in banchi a rotelle. Quelli si che sono casinisti”. 
 
Lo dichiara il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele.

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